Obbligo mascherine all’aperto nel Lazio, medico: “Sono preoccupato, stiamo pagando le disattenzioni”

E' stato introdotto l'obbligo di indossare le mascherine anche all'aperto "per ridurre i contagi visto che fa anche più freddo e il virus può circolare più facilmente"
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Il Dott. Antonio Magi, Presidente dell’Ordine dei medici di Roma, è intervenuto nel corso del programma Genetica Oggi condotto da Andrea Lupoli su Radio Cusano Campus, riguardo l’obbligo di indossare la mascherina nel Lazio e sulle vaccinazioni contro l’influenza.

In questo momento c’era giustamente bisogno di questa delibera – ha affermato Magi – siamo stati meno attenti ultimamente e stiamo pagando le disattenzioni con un aumento dei contagi e dei pazienti ricoverati nelle terapie intensive. Ovviamente dunque c’è stata l’introduzione di questo obbligo di indossare le mascherine anche all’aperto per ridurre i contagi visto che fa anche più freddo e il virus può circolare più facilmente. Bisogna imparare a responsabilizzarsi tutti quanti, non è possibile comunque ogni volta attuare azioni coercitive, speriamo aiutino a ridurre i casi.

Sono preoccupato, anche se il numero dei contagi è quello che intercettiamo facendo i tamponi. Mi preoccupano le persone ricoverate per il Covid 19 e quelli in terapia intensiva perché gli altri sono legati al fatto che se faccio più tamponi trovo più positivi, ovviamente.”

Riguardo la vaccinazione antinfluenzale posso dire che i vaccini stanno arrivando, verranno distribuiti ai medici di famiglia e ai pediatri di libera scelta, voglio tranquillizzare i cittadini che le dosi ci saranno per tutti e non c’è bisogno di correre per averlo. Ci tengo però a dire che non condivido nella maniera più assoluta la possibilità di fare i vaccini nella farmacie perché i farmacisti non sono abilitati a fare questo e la legge ci costringe ad intervenire. Non c’è logica di ampliamento dell’offerta perché si può tranquillamente ampliare l’offerta dentro gli ambulatori medici in modo totalmente sicuro. In farmacia per me assolutamente no. L’ordinanza di Zingaretti e della Regione Lazio che permette questo non va bene perché i farmacisti non sono abilitati a fare vaccini, solo i medici lo sono e i sanitari con un medico vaccinatore presente. I farmacisti non hanno la formazione per reagire nel caso ci fossero situazioni di allergie o con soggetti fragili che necessitano un’attenzione particolare che solo il medico può avere. Spero intervenga il Ministero della Salute e il CTS per non dare un parere favorevole altrimenti metterebbe in modo un meccanismo strano. A questo punto potremmo anche farli nei supermercati, anzi forse è più di prossimità un supermercato che una farmacia.

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