“Il paesaggio come volano per lo sviluppo di una società diversa”: Convention Nazionale della Società Italiana di Geologia Ambientale

Un grande evento organizzato da SIGEA – Istituto Nazionale di BioArchitettura con la partecipazione delle Università Italiane – INGV – ISPRA e associazioni nazionali del settore
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A 20 anni dalla Convenzione Europea la SIGEA da vita ad una grande maratona in diretta Social con i grandi esperti di economia e ambiente: “Il paesaggio come volano per lo sviluppo di una società diversa”.  Un grande evento con diretta Facebook, organizzato da SIGEA – Istituto Nazionale di BioArchitettura con la partecipazione delle Università Italiane – INGV – ISPRA e associazioni nazionali del settore.

Prato: “Più di 130 progetti a tutela del paesaggio all’ultima edizione del Premio del Paesaggio istituito dal Consiglio d’Europa. In questi giorni è partita la Settima edizione. Regioni ed Enti Locali avranno di tempo fino al 15 Dicembre per presentare progetti sulla riqualificazione e valorizzazione dei beni archeologici e architettonici, dei paesaggi rurali, delle periferie abbandonate, ma anche progetti per il contrasto il rischio idrogeologico e sismico, o ancora progetti ispirati alla sostenibilità ambientale, che favoriscono la interazione culturale tra vecchi e nuovi residenti, di valorizzazione del turismo sostenibile, accessibilità e inclusione”.

Mazzino: (Università di Genova): “Tutelare le aree costiere, le foreste, e andare verso una visione bio – economica del paesaggio nel rispetto della natura e della cultura”.

Carulli: (Presidente InBAR): “Non perdere l’identità del territorio”.

“Le trasformazioni che l’uomo introduce nei paesaggi sono compatibili con l’evoluzione del paesaggio stesso, il problema è governarli, conoscerli e distinguere ciò che di un paesaggio va preservato perché rappresenta i tratti distintivi di una comunità e ciò che può essere trasformato.  Dunque l’importanza di un approccio che preveda il ricorso alla cultura del progetto quando si parla del paesaggio. Ed ecco che nasce il Premio del Paesaggio istituito dal Consiglio d’Europa. A partire dal 2000 cominciavano a nascere una serie di iniziative che le comunità adottavano, senza fare riferimento ai piani paesaggistici, ed allora serviva uno strumento che desse ai soggetti la possibilità di avere una sede nella quale presentarli e rappresentarli.

Ed ecco che nasce così il Premio del Paesaggio istituito dal Consiglio d’Europa e giunto alla Settima edizione. Nel corso delle edizioni siamo passati da 20- 30 progetti candidati a ben 130 progetti candidati e tra la Quarta e Quinta Edizione abbiamo registrato il superamento dei 100 progetti presentati.  E questi progetti sono diventati un esercizio di cittadinanza attiva. Adesso è partita la Settima Edizione del Premio del Paesaggio istituito dal Consiglio d’Europa. Dunque Regioni, Enti Locali, fondazioni e associazioni senza fine di lucro, possono candidare entro il 15 Dicembre i loro progetti riguardanti: riqualificazione e valorizzazione dei beni archeologici e architettonici, dei paesaggi rurali, delle periferie abbandonate, ma anche progetti per il contrasto il rischio idrogeologico e sismico, o ancora progetti ispirati alla sostenibilità ambientale, che favoriscono la interazione culturale tra vecchi e nuovi residenti, di valorizzazione del turismo sostenibile, accessibilità e inclusione. Chi sarà selezionato vince il Premio Nazionale del Paesaggio e candidato dall’Italia al Premio Europeo”. Lo ha dichiarato Ledo Prato, Segretario Generale dell’Associazione Mecenate 90, in occasione del Ventennale della Convenzione Europea del Paesaggio che la Società Italiana di Geologia Ambientale sta onorando mettendo insieme grandi esperti in una grande conferenza online “Il paesaggio come volano per lo sviluppo di una società diversa a vent’anni dalla Convenzione europea del Paesaggio”, in corso oggi e la cui diretta è visibile sulla pagina Facebook della SIGEA.

Tutelare le aree costiere, marine, le foreste.

“Si deve andare verso una visione bio – economica del paesaggio nel rispetto della natura e della cultura. La Convenzione Europea del Paesaggio e Agenda 2030 hanno in comune molti obiettivi come ad esempio il rafforzare in tutti i paesi la capacità di ripresa e di adattamento ai rischi legati al clima e ai disastri naturali, prevenire e ridurre in modo significativo ogni forma di inquinamento marino – ha affermato Francesca Mazzino del Dipartimento di Architettura e Design, Università di Genova  – proteggere almeno il 10% delle aree costiere e marine, garantire la conservazione,  il ripristino e il riutilizzo sostenibile degli ecosistemi di acqua dolce, dei loro servizi, delle foreste, delle paludi, delle montagne, delle zone aride, combattere la desertificazione e ripristinare le terre degradate”.

A breve un libro/dossier della SIGEA sui paesaggi di pietra in Italia.

“A breve pubblicheremo un libro/dossier sui paesaggi di pietra italiani. L’impegno della SIGEA a tutela del paesaggio è sempre stato costante. In Italia i Piani Paesaggistici non sono operativi in tutti i Comuni. Dobbiamo parlare sempre di più – ha dichiarato Michele Orifici, Vice Presidente Nazionale della SIGEA –  dei paesaggi. Per tutelare il paesaggio sono fondamentali anche nuove forme di promozione. L’operazione della fiction di Montalbano dai romanzi di Camilleri è stata la migliore che si potesse fare sui paesaggi della Sicilia”.

In Italia si rischia di perdere l’identità del territorio.

“L’identità del territorio in Italia è sempre più messa a repentaglio – allarme lanciato da Anna Carulli, Presidente Nazionale dell’ Istituto Nazionale di BioARchitettura,  la speranza è che ci sia un risveglio nel nostro Paese”.

Per Albertina Soliani , Presidente  dell’ Istituto Alcide Cervi.: “Il paesaggio è come il nostro modo di essere comunità e di vivere”.

L’evento, magistralmente moderato da Francesco Cancellieri, Coordinatore Area Tematica delle Aree Protette ed ecoregioni della SIGEA, si avvale dell’Alto Patronato del MIBACT ed è ancora in corso e nella sessione pomeridiana da Francesca Lugeri dell’ISPRA .

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