“Anche le persone piu’ colte hanno bisogno di divulgazione e questa, oltre alle parole ed al linguaggio, ha bisogno di immagini per poter giungere piu’ facilmente ad una platea piu’ vasta. Ma per fare cio’ io farei una proposta: insegnare nelle scuole e nelle universita’ la materia scientifica cosi’ da poter capire i cambiamenti che stiamo vivendo, per saper gestire questo sviluppo dal clima ai pianeti“. E’ un passo della lectio magistralis tenuta, in remoto oggi, dal giornalista e divulgatore scientifico Piero Angela alla Sissa (Scuola internazionale superiore di studi avanzati) di Trieste che gli ha conferito il Master honoris causa (“ho ricevuto tanti diplomi e lauree ma questa e’ l’unica che veramente mi compete” ha detto) in occasione dell’inaugurazione dell’anno accademico 2020/21 del corso di Master in Comunicazione della Scienza “Franco Prattico”, una delle scuole piu’ affermate d’Europa sull’istruzione interdisciplinare.
“Noi oggi – ha aggiunto Angela – viviamo in un mondo che e’ completamente cambiato in pochissimo tempo.. anni 60-70 gente povera lavorava nei campi, c’era analfabetismo. Poi si e’ passati alle industrie e all’universita’ di massa, con maggiore circolazione di idee e piu’ capacita’ associative e piu’ benessere. E quindi – ha spiegato – con la tecnologia che prorompe in modo cosi’ rapido da creare una forbice tra la capacita’ di cambiare le cose e la forza di adattarsi. Ma le persone non sono ancora oggi abbastanza informate. A scuola – spiega Angela – si insegnano cose del passato, ma non la filosofia della tecnologia. Allora voi del Master in comunicazione della Sissa che volete fare i comunicatori scientifici dovete conquistarvi uno spazio per insegnare e far capire la scienza” per poter “aprire con passione la mente della gente e della classe dirigente. E in questo anche la politica deve quindi essere aiutata”.
Presenti alla cerimonia il direttore della Sissa, Stefano Ruffo, il direttore del Laboratorio Interdisciplinare per le Scienze Naturali e Umanistiche (Ilas) della Sissa, Andrea Gambassi e la giornalista scientifica Barbara Gallavotti, autrice di Superquark e docente al Master.