Il Sottosegretario agli Esteri Manlio Di Stefano commenta la firma del Memorandum tra ESA e NASA sul Lunar Gateway – la futura stazione in orbita cislunare parte del progetto Artemis – nell’ambito di una collaborazione con Stati Uniti, Canada e Giappone. “La firma del Memorandum sul Lunar Gateway –ha dichiarato il Sottosegretario Manlio Di Stefano– è un ulteriore fondamentale tassello nel mosaico di accordi che permetterà di riportare gli esseri umani sulla Luna, e l’Italia è in prima linea all’interno dell’ESA sia promotore di questo accordo che come capacità industriale coinvolta“.
Il Comitato Intergovernativo IGA-CC, che ha affiancato ESA nella negoziazione del Memorandum, è infatti da gennaio scorso a presidenza italiana, riflettendo il rilancio del nostro impegno a favore dei progressi tecnologico-scientifici e industriali sul fronte Spazio, culminati con la collocazione dell’Italia quale terzo contributore all’Agenzia Spaziale Europea, in occasione della Conferenza Ministeriale ESA di Siviglia, nel novembre del 2019. Lo storico accordo comporta un contributo essenziale dei partner europei al primo presidio umano in prossimità della Luna, attraverso moduli di servizio ESM per la navicella NASA Orion, moduli abitativi per astronauti I-HAB, nonché strumenti di comunicazione, rifornimento e cupola di osservazione analoghi a quelli della Stazione Spaziale Internazionale ISS (programma ESPRIT). Questi elementi saranno costruiti in Europa e in buona parte in Italia, e l’ESA avrà accesso a 3 opportunità di volo e di permanenza sul Gateway per astronauti europei.
Il Gateway permetterà l’esplorazione e la permanenza stabile intorno e sulla Luna, e servirà come esperienza per le tecnologie necessarie alle future missioni su Marte, secondo i piani e gli impegni adottati nell’ultima Ministeriale ESA di Siviglia. I risultati di questo progetto consentiranno di proteggere e migliorare la vita sulla Terra e i relativi investimenti porteranno progressi per la nostra economia della conoscenza e posti di lavoro per la filiera spaziale dell’industria europea e in particolare italiana. Il Memorandum proietta verso nuove frontiere decenni di collaborazione ESA-NASA sulla Stazione Spaziale Internazionale ISS. La sua conclusione ha visto gli Stati ESA partecipanti coinvolti tutti insieme, ma formalmente come un solo partner europeo e il coordinamento intergovernativo tra USA, Europa, Canada e Giappone è destinato a proseguire.