E’ stata piu’ rapida di un treno ad alta velocita’ Roma-Milano, la navetta Soyuz che in un tempo record di 3 ore e 3 minuti ha portato sulla Stazione spaziale internazionale (Iss) l’astronauta statunitense Kate Rubins e i cosmonauti russi Sergei Ryzhikov e Sergei Kud-Svertchkov (nella foto sotto). Lo annuncia l’agenzia spaziale russa Roscosmos, riaccendendo la sfida diretta con gli Stati Uniti che hanno da poco riconquistato la capacita’ di portare astronauti nello spazio grazie alla compagnia privata Space X di Elon Musk. La Soyuz, lanciata dalla base di Baikonur in Kazakistan alle 7:45 (ora italiana), si e’ agganciata alla Stazione spaziale alle 10:48 dopo aver compiuto solo due orbite intorno alla Terra: finora questa scorciatoia era stata tentata solamente dal cargo Progress, senza equipaggio a bordo, con un volo durato 3 ore e 18 minuti. Tempi molto diversi rispetto ai normali voli umani diretti verso la Iss, che solitamente durano sei ore: un viaggio importante ma decisamente piu’ breve rispetto ai due giorni che venivano impiegati prima del 2013.
Dopo il volo lampo a bordo della Soyuz, gli astronauti Rubins, Ryzhikov e Kud-Svertchkov hanno potuto abbracciare i colleghi che li attendevano a bordo della Stazione spaziale: il comandante Chris Cassidy della Nasa e i russi Anatoly Ivanishin e Ivan Vagner. Martedi’ 20 ottobre e’ previsto il passaggio di consegne tra Cassidy e Ryzhikov, che diventera’ cosi’ il nuovo comandante. Mercoledi’, infatti, Cassidy, Vagner e Ivanishin torneranno a Terra con la stessa Soyuz che li aveva portati in orbita ad aprile. Con la loro partenza, a bordo della Stazione spaziale iniziera’ ufficialmente la Spedizione 64, durante la quale si prevedono due momenti molto importanti: il 2 novembre si celebreranno i 20 anni di presenza umana a bordo della Iss, mentre e’ previsto per meta’ o fine mese l’arrivo della navetta Crew Dragon di Space X con il primo equipaggio privato, formato da quattro astronauti. Il loro lancio, programmato per fine ottobre, e’ slittato a causa dei problemi riscontrati nell’ultimo lancio del razzo Falcon-9.