Un’intricata rete di filamenti di idrogeno, l’elemento piu’ abbondante dell’universo: appare così l’invisibile ‘filo di Arianna’ che lega le stelle della Via Lattea, ricostruito con un dettaglio senza precedenti in uno studio dei ricercatori dell’Istituto tedesco Max Planck per l’astronomia, coordinati da Juan Diego Soler, e pubblicato sulla rivista Astronomy & Astrophysics. Si tratta di una nube di gas che nutre le stelle della nostra galassia.
Per mappare l’idrogeno della Via Lattea, gli autori dello studio hanno utilizzato la raccolta di osservazioni astronomiche del progetto Thor (The HI/OH Recombination line), realizzate dalle antenne del Very Large Array (Vla), la rete di 27 radiotelescopi nel Nuovo Messico, negli Stati Uniti.
Dalla intricata rete stradale illustrata nella mappa e’ emersa anche una sorta di corsia preferenziale per l’idrogeno, lunga tremila anni luce: e’ stata chiamata Magdalena, come il fiume piu’ lungo della Colombia, terra natale di Soler, alla guida del gruppo del Max Planck. “Le galassie – spiega Soler – sono sistemi dinamici complessi. Gli archeologi ricostruiscono le civilta’ dalle rovine delle citta’. I paleontologi ricreano antichi ecosistemi dalle ossa di dinosauro. Noi invece – conclude l’astrofisico – stiamo ricostruendo la storia della Via Lattea utilizzando le nuvole di idrogeno”.