Uganda, la plastica nel fiume Mpanga la toglie Coca Cola

Il fiume Mpanga scorre per 120 kilometri nel distretto Kamwenge, prima di buttarsi nel Lago George, nella regione dei Grandi Laghi
MeteoWeb

Il regno ugandese di Tooro ha siglato nei giorni scorsi un accordo con Coca Cola Uganda per salvare il fiume Mpanga dall’inquinamento di plastica di cui da anni è vittima. La partnership prevede, oltre a un finanziamento di 20 milioni di scellini ugandesi (più di 5.400 euro) per la pulizia del fiume, anche attività per sensibilizzare la popolazione sui danni all’ambiente che lo sversamento incontrollato di rifiuti può causare. Il progetto durerà da ottobre a dicembre, con l’obiettivo di rimuovere tutti i rifiuti inorganici sulle sponde del fiume. In questi mesi, grazie a delle campagne di sensibilizzazione, verranno illustrate alle comunità locali le migliori pratiche di gestione dei rifiuti, per favorire il riciclo. Durante la cerimonia di firma dell’accordo Joan Else Adyeeri, ministra del Turismo del regno di Tooro, ha dichiarato che il re Oyo Nyimbavuole vedere Tooro diventare di nuovo verde. Non basta però solo schiacciare un pulsante, dobbiamo lavorare per questo, e lo stiamo facendo“.

La campagna per salvare il fiume Mpanga era partita già tre anni fa, con alcune iniziative e una cena di raccolta fondi, definita da Adyeeri “una goccia nell’oceano”. Le autorità di Tooro sperano ora, con l’aiuto di Coca Cola, di potere dare una svolta alla battaglia contro l’inquinamento del fiume. Coca Cola è uno dei più grandi produttori di rifiuti plastici in Africa, ma nel 2018 ha lanciato un’iniziativa chiamata ‘World Without Waste‘ che include l’obiettivo, entro il 2030, di raccogliere e riciclare l’equivalente di ogni bottiglia o lattina che l’azienda vende nel mondo. Il fiume Mpanga scorre per 120 kilometri nel distretto Kamwenge, prima di buttarsi nel Lago George, nella regione dei Grandi Laghi. Il fiume fornisce acqua alla ricca biodiversità della zona e consente anche la produzione di energia elettrica grazie a una centrale, in funzione dal 2011 grazie a una diga. (Agenzia Dire)

Condividi