Un’importante scoperta arriva prepotente a cancellare vecchie certezze: è stata ricostruita dai ricercatori dell’Università americana dell’Arizona, a Tucson, la storia dell’acqua su Marte, volata via miliardi di anni fa quando era ancora un giovane pianeta. Gli esperti hanno scoperto che non è finita negli strati i nferiori dell’atmosfera, come ritenuto finora dagli studiosi, ma in quelli superiori e che da lì è andata perduta nello spazio.
Lo studio, pubblicato sulla rivista Science, è basato sui dati raccolti dalla sonda Maven della Nasa che hanno permesso agli esperti di riscontrare una percentuale inattesa di acqua nell’atmosfera superiore marziana. Gli scienziati spiegano che l’acqua, nella parte superiore dell’atmosfera, è scissa in idrogeno che poi sfugge nello spazio. Durante le tempeste di sabbia marziane il trasporto d’acqua in atmosfera è particolarmente intenso.
“Le tempeste di sabbia stagionali di Marte, che promuovono il trasporto di acqua nell’atmosfera superiore hanno avuto un ruolo fondamentale nell’evoluzione del clima marziano da pianeta caldo e umido, miliardi di anni fa, al mondo arido e freddo che conosciamo adesso“, hanno spiegato Shane Stone, coordinatrice dello studio ed i suoi colleghi.
L’acqua, una volta abbondante su Marte, adesso è presente in minima parte come vapore acqueo nell’atmosfera e nelle calotte ghiacciate e in laghi subglaciali. Diverse agenzie spaziali, adesso, si stanno concentrando su canali e crateri della superficie del Pianeta Rosso, che una volta erano letti di fiumi e bacini, a caccia di tracce di vita microbica.