Remo Hans Largo, pediatra e scrittore svizzero noto in tutto il mondo per aver scritto di libri per genitori sull’educazione dei bambini, è morto a Zurigo a pochi giorni dal suo 77° compleanno. L’annuncio della scomparsa, avvenuta mercoledì scorso, è stato dato oggi dalla famiglia sul quotidiano svizzero “Tages-Anzeiger“. Ma chi era Remo Largo? Nato a Winterthur, nel Canton Zurigo, il 24 novembre 1943, ha studiato medicina all’Università di Zurigo e pediatria dello sviluppo presso l’Università della California, a Los Angeles. Dal 1978 dirigeva il Dipartimento Crescita e sviluppo dell’ospedale pediatrico universitario di Zurigo. In particolare, Largo e il suo team hanno messo a punto dei test per valutare l’età dello sviluppo motorio nei bambini tra i 5 e i 18 anni.
A renderlo celebre fu il libro pubblicato nel 1993 in lingua tedesca “Babyjahre“. E’ stato anche autore di numerosi articoli scientifici e libri bestseller, tra cui “Figli sereni di genitori separati” (con Monika Czernin, Fabbri, 2004): la felicità e l’infelicità di genitori e figli, sostiene il noto pediatra, dipendono in grande misura dai rapporti e dalle condizioni di vita che si stabiliscono dopo la separazione. Tra gli altri suoi libri in italiano “Primi anni, primi passi” (Fabbri, 2005). Il suo lavoro più recente è “Vivere la vita giusta. Una guida per trovare se stessi e aiutare a crescere i propri figli” (Mondadori, 2018): è un libro per ripensare al modo di crescere i figli, “per ritrovare la gioia di farlo, e per ridefinire il ruolo della famiglia e della comunità al fine di migliorare la qualità della loro vita e della nostra“. Il “principio di compatibilità”, sostiene Largo, è la chiave per ristabilire l’armonia tra l’essere umano – il bambino in particolare – e il mondo che lo circonda. Crescere un figlio secondo questo principio significa “rinunciare alle prospettive irrealistiche e spesso frustranti del successo a ogni costo, delle prestazioni vincenti, dei risultati migliori o dello status sociale più elevato, per entrare invece in sintonia con lui, riconoscerne i limiti e le debolezze, e al tempo stesso valorizzarne i punti di forza, potenziarne le capacità, esaltarne le attitudini”.