Un alimento prediletto dai vegani e vegetariani, ma non solo: all’interno dei semi di lino sono custodite innumerevoli proprietà benefiche.
Farne un consumo giornaliero è estremamente importante in quanto il Linum Usitatissimum è in grado di prevenire alcune malattie dell’organismo e dell‘apparato circolatorio: è anche l’alimento ideale per chi soffre di pressione alta.
Molti esperti sono concordi nel consigliare i semi di lino durante i lunghi periodi della menopausa e sono di vitale importanza anche per chi soffre di osteoporosi e altre patologie legate alle ossa e al cuore. Questi preziosi semi conferiscono infatti all’organismo miriadi di vitamine e sali minerali, come fosforo, magnesio e manganese.
I semi di lino inoltre contribuiscono in maniera efficiente alla depurazione dell’organismo e alla fortificazione del sistema immunitario.
Semi di lino: proprietà nutrizionali e benefici
Secondo un approfondimento pubblicato dall’Humanitas Research Hospital, un ospedale ad alta specializzazione, centro di Ricerca e sede di insegnamento universitario, 100 g di semi di lino apportano circa 534 Calorie e:
- 6,96 g di acqua
- 42,16 g di grassi, fra cui 3,663 g di grassi saturi, 7,527 g di grassi monoinsaturi e 28,730 g di grassi polinsaturi
- 28,88 g di carboidrati, fra cui 1,55 g di zuccheri e 27,3 g di fibre
- 18,29 g di proteine
- 0,6 mg di vitamina C
- 3,080 mg di niacina
- 1,644 mg di tiamina
- 0,985 mg di acido pantotenico
- 0,473 mg di vitamina B6
- 0,31 mg di vitamina E
- 0,161 mg di riboflavina
- 87 µg di folati
- 4,3 µg di vitamina K
- 813 mg di potassio
- 642 mg di fosforo
- 392 mg di magnesio
- 255 mg di calcio
- 30 mg di sodio
- 5,73 mg di ferro
- 4,34 mg di zinco
- 2,48 mg di manganese
- 1,12 mg di rame
Sono inoltre una fonte di luteina/zeaxantina e di lignani.
I semi di lino, spiegano gli esperti Humanitas, “sono considerati alleati della salute cardiovascolare: assumerli aiuta infatti a soddisfare i fabbisogni di potassio, minerale che aiuta a tenere sotto controllo la pressione e la frequenza cardiaca, e acidi grassi che aiutano a controllare i livelli di colesterolo nel sangue. Con le loro fibre aiutano inoltre a proteggere la salute intestinale, mentre i loro lignani esercitano un’azione antiossidante (insieme a vitamina E, manganese e selenio) e preventiva nei confronti del cancro. Le vitamine del gruppo B favoriscono un buon metabolismo, i folati sono importanti per il corretto sviluppo del sistema nervoso durante la gestazione, calcio, fosforo e magnesio sono importanti per la salute di ossa e denti e ferro e rame sono richiesti per la produzione dei globuli rossi.”
Gli esperti Humanitas però avvertono: “I semi di lino possono interferire con l’assunzione di antidiabetici, anticoagulanti e antiaggreganti. In caso di dubbi è bene chiedere consiglio al proprio medico.”
“Il consumo di grandi quantità di semi di lino è sconsigliabile a causa delle mucillagini, che possono causare mal di stomaco, gonfiori e diarrea; inoltre i lignani li rendono sconsigliabili durante la gravidanza. In ogni caso, non dovrebbero essere consumati crudi a causa della tossicità dei glucosidi cianogenetici presenti al loro interno.”
I benefici dei semi di lino, fonte essenziale di nutrimento per il nostro organismo
I semi di lino provengono dalla pianta Linum usitatissimum, moto conosciuti sia per l’alto contenuto di minerali che per le proprietà emollienti e protettive. Sono molto utilizzati sia nella cosmesi per la cura dei capelli, sia per essere consumati aggiungendoli in moltissimi piatti come insalate o piatti pronti, o per produrre un’ottima bevanda a base di semi di lino. Sono un’ottima fonte di acidi grassi polinsaturi essenziali omega-3, vitamina E, fibra e enzimi digestivi, molto utilizzati contro cistite e stipsi. La dose consigliata è 1 cucchiaio di semi di lino al giorno, in quanto contiene la quantità giusta di omega-3.
Di seguito le principali proprietà e benefici dei semi di lino:
- Sono consigliati per malattie e processi infiammatori
- Curano l’indigestione e il mal di stomaco
- Rinforzano pelle e capelli
- Sono utili per contrastare il diabete
- Combattono la ritenzione di liquidi
- Regolano la pressione sanguigna
- Prevengono malattie cardiache e sono particolarmente indicati per alleviare artrosi e reumatismi.
- Alleviano le ulcere stomacali
- Ricchi di fibra, sono utilissimi per favorire il transito intestinale e curare la stitichezza
- Favoriscono la disintossicazione dell’organismo.
Per beneficiare dei semi di lino, si possono preparare nel segue modo: versare 1 cucchiaio di semi di lino in 100 ml d’acqua, lascia agire per qualche ora e successivamente bere a stomaco vuoto; si possono aggiungere i semi di lino ai frullati naturali, macinarli ed aggiungerli alle insalate, preparare un infuso versando un cucchiaio di semi di lino in una tazza d’acqua bollente, facendo riposare 15 minuti, per poi filtrare e bere.
Come utilizzare i semi di lino
I semi di lino sono piccole preziose perle di salute.
Per beneficiare delle loro proprietà, i principali usi sono:
- Triturare prima dell’utilizzo, per approfittare di tutte le loro proprietà. Si possono triturare con un minipimer o, con il metodo tradizionale del mortaio. E’ sempre consigliabile triturarli al momento, perché i semi di lino tendono ad irrancidire facilmente e quindi a perdere le loro proprietà.
- Lasciarli in acqua per una notte, per favorire un riequilibrio delle funzioni intestinali in caso si stipsi. Prendere una manciata di semi di lino e lasciarli in ammollo per una notte intera coperti. Il giorno dopo si noterà che l’acqua è diventata gelatinosa (grazie al contenuto delle mucillagini). A questo punto di beve il composto, oppure basta filtrare prima i semi e poi bere solo l’acqua residua.
- Per chi è vegano o intollerante alle uova, può utilizzare i semi di lino per le preparazioni culinarie. Basta triturarli e unire un po’ d’acqua, i piccoli semi riusciranno infatti a mantenere compatto il composto che state preparando.
Semi e olio di lino: storia e utilizzi
La coltivazione dei semi di lino è talmente antica che non si sa esattamente quando e dove questa pianta ha avuto origine. Ipotesi plausibili collocano la sua nascita in Egitto o in Asia centrale. Il suo uso era certamente ben documentato dagli Egizi, che hanno utilizzato grandi appezzamenti di terreno per la coltivazione nei pressi dell’antica città di Tebe. Proprio da questi campi di semi di lino ricavavano beni essenziali per la civiltà, compresi medicinali, prodotti cosmetici, biancheria fine per la classe nobile, così come bende per il processo di mummificazione.
L’autore romano, naturalista e comandante militare Plinio il Vecchio scrisse riguardo i semi di lino: «Qual è il settore della vita dove il lino non è impiegato?».
Nella mitologia teutonica il lino stava sotto la protezione della dea Hulda e si dice che abbia fornito ai primi mortali le nozioni iniziali relative all’arte della coltivazione, della filatura e della tessitura.
Dalla spremitura dei semi di lino, si ricava uno dei più pregiati oli a livello nutrizionale: l’olio di lino, che si trova nelle erboristerie, ma è preferibile utilizzare sempre quello di provenienza biologica, ottenuto per spremitura a freddo. Esso è ricchissimo di acidi grassi essenziali del gruppo omega 3,6 e 9, i cosiddetti “grassi buoni” perché l’organismo non è in grado di sintetizzarli e possono essere introdotti solo con la dieta. Gli omega 3 hanno effetto antitrombotico (un’azione antiaggregante piastrinica), controllano il livello plasmatico di lipidi (soprattutto i trigliceridi) e della pressione arteriosa, mantengono fluide le membrane cellulari ed elastiche le pareti arteriose. L’acido alfa-linoleico migliora l’ossigenazione e il ricambio cellulare, è essenziale per il sistema immunitario ed endocrino.
L’olio stimola l’attività metabolica, aiuta il corpo ad eliminare le tossine, svolge azione antiossidante, favorisce il buon funzionamento del sistema nervoso e del cervello grazie ai fosfolipidi, regola la funzione intestinale, è ottimo in caso di bruciori di stomaco e gastrite. Ma l’olio di lino è un valido alleato anche della nostra bellezza, rappresentando un vero toccasana per la forma e la lucentezza dei capelli. L’acido linoleico ha proprietà ristrutturanti, aiutando l’idratazione dei capelli e regolando la perdita di acqua, mentre quello alfa-linoleico mantiene la loro elasticità e resistenza.
Se da un lato l’olio combatte l’inaridimento e le doppie punte, dall’altro ha un potere emolliente se utilizzato dopo il bagno o la doccia, nutrendo la pelle se aggiunto alla crema idratante abituale per renderla ancora più ricca e curativa.
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