Archeologia: trovati in Cina i resti di una grande città risalente a 4.000 anni fa

L'archeologo Zhang Dong, a capo del team archeologico dell'Istituto di Archeologia dell'Accademia Cinese delle Scienze, ha spiegato che si stima che la città copra un'area di almeno 180.000 metri quadrati
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Un’equipe di archeologi cinesi ha portato alla luce i resti di una enorme città risalente a oltre 4.000 anni fa nel corso medio del fiume Huaihe, nella Cina orientale. Le rovine ritrovate sono poste all’interno dei resti del villaggio Yuhui nella città di Bengbu, nella provincia dell’Anhui, e risalgono a un periodo tra 4.100 e 4.400 anni fa, ovvero le fasi iniziali e intermedie del periodo della cultura Longshan.

L’archeologo Zhang Dong, a capo del team archeologico dell’Istituto di Archeologia dell’Accademia Cinese delle Scienze, ha spiegato che si stima che la città copra un’area di almeno 180.000 metri quadrati, calcolati dalla lunghezza dei resti delle mura. “Gli indizi sulle mura della citta’ sono stati scoperti per la prima volta nel 2017, ma il muro ovest e il muro a sud sono stati erosi dal fiume Huaihe”, ha precisato Zhang. “Le parti esistenti delle mura nord e delle mura sud si estendono rispettivamente per 300 e 600 metri”. 

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