“Sono d’accordo con Franco Locatelli, presidente del Consiglio superiore di sanità, quando afferma che i vaccini sono affidabili e saranno sottoposti a test ineludibili e che alcuni colleghi hanno fatto dichiarazioni sconcertanti. La filiera di sperimentazione è stata molto accorta e puntuale e la garanzia di sicurezza è necessaria per le stesse case farmaceutiche che di certo non si vorranno esporre a un precipizio enorme come quello rappresentato dall’insicurezza del vaccino“: è quanto ha spiegato Massimo Antonelli, direttore della terapia intensiva della Fondazione Policlinico Gemelli Irccs di Roma e membro del Comitato tecnico scientifico (Cts), in una intervista a “Il Fatto Quotidiano”.
In riferimento alla possibilità di una terza ondata nel 2021, Antonelli avverte che bisognerà consolidare i comportamenti rigorosi assunti fino a qui, non violare le regole e utilizzare intelligenza e buon senso.
Sulla possibilità di fare cenoni e feste a Natale, Antonelli dichiara: “Spero non si ripeta quanto successo la scorsa estate, quando per altro persistevano forti raccomandazioni a comportamenti corretti: lavaggio delle mani, distanziamento e niente assembramenti soprattutto. È chiaro che non si potranno fare cenoni di venti persone con zii e cugini e che non sarà il caso di festeggiare l’anno nuovo in piazza passandosi lo stesso bicchiere come in tempi normali. Il veglione è impossibile, è proprio assurdo parlarne. Questo in ogni caso“.
Al momento, prosegue l’esperto, “la situazione comporta ancora grandissima attenzione, come scritto sul rapporto-monitoraggio dell’Istituto superiore di sanità ieri. Sono ancora troppe, quasi tutto il territorio nazionale, le regioni a rischio alto di trasmissione del coronavirus. Allo stesso tempo iniziamo a essere più fiduciosi perché la curva dei contagi sembra aver iniziato una discesa incoraggiante, dopo un rallentamento in atto da un po’. Qualche effetto i Dpcm che si sono susseguiti a partire da fine ottobre lo stanno producendo e siamo in attesa di capire quali risultati avranno le misure più stringenti prese recentemente“.