Nell’ultima settimana, in provincia di Bolzano il numero di nuovi casi di coronavirus ha registrato un sensibile aumento. Forte e’ la pressione sugli ospedali con 400 pazienti Covid ricoverati. Così da mezzanotte, tutto l’Alto Adige diventerà “zona rossa” con l’entrata in vigore della nuova ordinanza, la numero 68. “L’intervento immediato e’ necessario perche’ non possiamo permetterci di attendere ancora, dobbiamo salvaguardare l’integrita’ del nostro sistema sanitario, che e’ sempre piu’ sotto pressione con numeri che gia’ superano di gran lunga quelli della scorsa primavera – ha detto il governatore Arno Kompatscher -. Si tratta di una decisione che agli occhi di molti potra’ sembrare impopolare ma dobbiamo agire con responsabilita’ nell’interesse di tutta la collettivita’“.
Gli spostamenti all’interno del territorio provinciale e all’interno dei singoli Comuni saranno consentiti solo per motivi di lavoro, di studio, di salute e per altre esigenze di necessita’. L’attivita’ motoria sara’ consentita in prossimita’ della propria abitazione nel rispetto della distanza di almeno due metri fra le persone e con obbligo di indossare la mascherina. Il coprifuoco scattera’ alle ore 20 e terminera’ alle 5. Resteranno chiusi bar, ristoranti, gran parte degli altri esercizi commerciali, parrucchieri e servizi per la cura della persona tranne le lavanderie.
Apertura sempre consentita, anche la domenica, per farmacie, parafarmacie, edicole e tabaccherie, mentre i negozi di generi alimentari potranno aprire dal lunedi’ al sabato con obbligo di chiusura la domenica. Domani riapriranno le scuole dopo la settimana di vacanza per le festivita’ di Ognissanti. Le lezioni in presenza saranno garantite per assistenza alla prima infanzia, scuola dell’infanzia, scuole primarie e per la prima classe delle scuole secondarie di primo grado. Per seconda e terza media, nonche’ per tutte le scuole secondarie di secondo grado, per la formazione professionale e per l’Universita’, la didattica a distanza coprira’ il 100% delle ore di lezione. I mezzi del trasporto pubblico, la cui capacita’ sara’ limitata al 50% dei posti, potranno essere utilizzati esclusivamente per chi dovra’ sostarsi per motivi di lavoro, di studio o per esigenze di necessita’.