“I numeri che rappresentano persone in carne ed ossa continuano ogni giorno drammaticamente a crescere. Nel mondo siamo arrivati ad un contagiato ogni 164 persone. Mi preme sottolineare che questo provvedimento è in piena continuità con i principi ispiratori di quelli precedentemente adottati e con l’azione che il Governo ha tenuto finora. C’è sempre stato un filo comune“, “il primato della tutela delle persone e l’idea di difendere la salute delle persone e la loro vita. Non c’è un’altra strada, la massima precauzione è una via obbligata per arginare questa pandemia“: lo ha affermato il Ministro della Salute, Roberto Speranza, nel corso dell’informativa in aula alla Camera sui dati e sui criteri seguiti per la collocazione delle Regioni nelle aree rossa, arancione e gialla, previste dall’ultimo DPCM.
“Tutti dobbiamo trarre una lezione tanto evidente quanto amara: senza consistenti limitazioni dei movimenti, senza un cambio sostanziale delle abitudini di vita e senza il rispetto rigoroso delle regole di sicurezza, la lotta al virus è destinata ad un clamoroso fallimento“.
“Non c’è nessuna alternativa alle scelte fatte. Il virus non ci da tempo, non aspetta le nostre discussioni se non ci muoviamo con determinazione dilaga“.
“Nessuno può sottrarsi a questa incontrovertibile necessità. Il Governo si è assunto fino in fondo le sue responsabilità. Il Dpcm è frutto di un lavoro lungo e faticoso“.
“La fonte dei dati sono le regioni. In tutte le fasi del nostro lavoro c’è stato il coinvolgimento delle istituzioni scientifiche del nostro Paese e delle regioni“.