Malta conferma gli eventi natalizi, ok al “Christmas in the City” alla Valletta: “il Covid-19 non ucciderà il Natale”

Coronavirus, Malta conferma gli eventi natalizi: "non ci faremo sconfiggere dalla pandemia"
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Si accende lo scontro politico a Malta per la gestione dell’ epidemia. Mentre la curva dei contagi da coronavirus continua a crescere lentamente, ma inesorabilmente (circa 150 nuovi casi al giorno nell’ultima settimana), il governo della Valletta ha dato il via libera all’organizzazione del tradizionale ‘Christmas in the City‘ per le festività natalizia alla Valletta, mercatini e shopping days inclusi. La reazione dell’associazione dei medici maltesi (Mam) si è opposta con una nota ripresa da tutti i media maltesi in cui accusa il primo ministro, Robert Abela, ed il ministro per il turismo, Julia Farrugia Portelli, di essere “irresponsabili” e di voler “deliberatamente ignorare” le indicazioni dei medici, in una fase in cui – scrive la Mam – ci sono “già 80 pazienti in condizioni critiche, di cui 12 in rianimazione” al policlinico universitario Mater Dei. Le vittime dall’inizio della pandemia sono arrivate ad 81 ma con questo ritmo “bisogna aspettarcene altre 35 entro la fine del mese“. Severo anche il presidente dell’associazione di infermieri e paramedici (Mumn), Paul Pace, che ha definito “assolutamente pazzi” la ministra Portelli ed il capo dell’organizzazione Jason Micallef. Quest’ultimo nella conferenza stampa di presentazione della manifestazione ha affermato che “il Covid-19 non ucciderà il Natale“. Nella nota la Mam ha replicato che “Il Covid-19 non ucciderà il Natale, ma ucciderà molti altri maltesi vulnerabili“. Portelli ha replicato specificando che dal calendario degli eventi (divisi un due fasi: la prima dall’8 al 13 dicembre, la seconda dal 19 al primo gennaio) sono stati cancellati quelli con grandi assembramenti, come i concerti, e che per le attività all’aperto bisognerà continuare a rispettare le norme di distanziamento già in vigore.

Malta è uno dei Paesi meno colpiti al mondo dalla pandemia. Con appena 7.400 casi totali su una popolazione superiore ai 440 mila abitanti, ha una delle incidenze più basse al mondo. I morti, appunto, sono stati 81 e tra i casi totali, 5.274 sono già guariti. La stragrande maggioranza degli attualmente positivi (2.041) sono asintomatici o paucisintomatici, in isolamento domiciliare. Malta, inoltre, è uno dei Paesi che sta gestendo meglio il tracciamento: sono già stati processati 367 mila tamponi, cioè quasi tutta la popolazione dell’isola.

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