“La gestione dei casi positivi al Covid 19, contatti con soggetti positivi, ma anche le regole su come comportarsi e quali percorsi intraprendere sul piano formale per gestire quarantene e isolamenti fiduciari, attualmente, e’ affidata in gran parte al buon senso di lavoratori e datori di lavoro. Ad oggi manca infatti un vademecum chiaro e univoco, approvato da Azienda Sanitaria e Uopsal, che dica cosa fare”. Lo affermano in una nota i rappresentanti di Cgil, Cisl e Uil del Trentino nel ricostituito tavolo provinciale Covid 19.
“Il tavolo e’ stato riavviato, in una versione piu’ snella – dicono Manuela Faggioni, Milena Sega e Alan Tancredi – per aggiornare i protocolli dei vari settori, per realizzare un vademecum chiaro sui comportamenti da adottare e per creare un luogo di confronto stabile in cui portare le criticita’ e trovare soluzioni condivise. Ad oggi non e’ stato fatto nulla di tutto questo”. “E’ vero che dalla Provincia e dal Dipartimento e’ partita una campagna informativa su quarantene e isolamenti – proseguono i tre sindacalisti –, ma riguarda l’ambito familiare. E’ totalmente scoperta la questione lavoro”.