L’idrogeno e’ molto interessante per i suoi usi come fonte di energia. Tuttavia, uno dei principali svantaggi e’ che la sua produzione implica l’utilizzo di molta energia, quindi si stanno cercando alternative verdi. Come le alghe. In uno studio pubblicato sulla rivista Nature Communications, il gruppo di ricerca dell’Universita’ britannica di Bristol e dell’Universita’ cinese Harbin Institute of Technology (Hit) ha pensato di ‘arruolare’ le alghe che, normalmente, attraverso la fotosintesi, in presenza della luce del sole assorbono l’anidride carbonica e producono ossigeno, per dirottare il processo e indurle a produrre idrogeno invece di ossigeno.
Per farlo, i ricercatori hanno utilizzato goccioline di zucchero che hanno riempito di alghe unicellulari: l’alta densita’ di cellule nelle goccioline ha fatto abbassare i livelli di ossigeno a un punto tale da attivare speciali enzimi chiamati idrogenasi che hanno dirottato il normale percorso fotosintetico inducendolo a produrre idrogeno. Inoltre, i ricercatori hanno rivestito i micro-reattori viventi con un sottile guscio di batteri, che sono stati in grado di consumare e quindi di eliminare ulteriormente l’ossigeno e di conseguenza intensificare l’attivita’ di produzione di idrogeno. Secondo Stephen Mann, dell’Universita’ di Bristol, “l’uso di semplici goccioline come vettori per il controllo dell’organizzazione delle cellule algali e della fotosintesi offre un approccio rispettoso dell’ambiente alla produzione di idrogeno che spero possa svilupparsi ulteriormente nelle nostre ricerche future“.
Queste minuscole gocce ‘viventi’ diventano, dunque, fabbriche di idrogeno e una promessa per l’energia del futuro.