International Cosmic Day: 3500 studenti hanno partecipato a un grande evento online per scoprire i raggi cosmici

L'international Cosmic Day 2020 è la giornata internazionale dedicata alla fisica dei raggi cosmici
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3500 studenti di scuola secondaria superiore, 80 scuole, 64 città da 11 regioni d’Italia, 1 rivelatore di particelle, 1 app, tanti raggi cosmici: sono questi gli ingredienti dell’International Cosmic Day 2020, la giornata internazionale dedicata alla fisica dei raggi cosmici, per cui l’Istituto Nazionale di Fisica Nucleare, INFN, ieri 4 novembre, ha organizzato un grande incontro, per la prima volta online, registrato in diretta dai Laboratori Nazionali del Gran Sasso e dal GSSI – Gran Sasso Science Institute a L’Aquila.
L’International Cosmic Day si propone di avvicinare gli studenti delle scuole superiori al mondo della ricerca scientifica di frontiera, accompagnandoli tra i misteri dell’Universo racchiusi nei raggi cosmici, e coinvolge studenti di scuole superiori in tutto il mondo. Gli studenti italiani, che hanno partecipato all’evento (quest’anno interamente online), hanno trovato risposte a domande come “Che cosa sono le particelle cosmiche? Da dove provengono? Che messaggi ci portano? Come possiamo misurarle?” sia ascoltando le parole dei docenti e ricercatori dell’INFN, del Gran Sasso Science Institute e dell’Università dell’Aquila, sia conducendo un esperimento scientifico, che prevedeva l’analisi tramite un’app (Cosmic Rays Live) dei dati di un vero e proprio rivelatore di raggi cosmici, il “Cosmic Ray Cube”, installato presso i Laboratori Nazionali del Gran Sasso. L’app Cosmic Rays Live e il rivelatore Cosmic Ray Cube sono stati entrambi sviluppati dai Laboratori Nazionali del Gran Sasso.
I rivelatori di particelle sono gli strumenti con cui i ricercatori “vedono” la pioggia di particelle subatomiche proveniente dal cosmo. Quando i raggi cosmici attraversano l’atmosfera terrestre, interagiscono con questa e vengono prodotte delle particelle secondarie. Gli studenti hanno analizzato il flusso di queste particelle secondarie, misurandone la variazione in funzione della direzione e provenienza. Alla fine della giornata, si son poi collegati con La Palma, nelle Isole Canarie, ascoltando con attenzione e interesse l’esperienza di un ricercatore che lavora al grande esperimento internazionale MAGIC, installato proprio a La Palma.
L’iniziativa è coordinata a livello mondiale dal centro di ricerca tedesco DESY di Amburgo e organizzata in collaborazione, oltre che con l’INFN e varie università italiane, con i più importanti centri di ricerca che operano nell’ambito della fisica delle particelle: il CERN di Ginevra, il FERMILAB di Chicago e i gruppi International Particle Physics Outreach Group (IPPOG), il tedesco Netzwerk Teilchenwelt e lo statunitense QuarkNet.
L’evento italiano è stato organizzato nell’ambito dell’iniziativa OCRA – Outreach Cosmic Ray Activities, un programma della Commissione Terza Missione INFN, che raccoglie le attività di outreach sul tema dei raggi cosmici e coinvolge docenti e ricercatori nelle sezioni INFN e università di Bari, Catania, Cosenza, Firenze, Genova, Lecce, Milano, Milano Bicocca, Napoli, Padova, Pavia, Perugia, Pisa, Roma, Roma Tor Vergata, Sassari, Siena, TIFPA, Torino, Trieste e, infine, i Laboratori Nazionali del Gran Sasso, il GSSI – Gran Sasso Science Institute e l’Università dell’Aquila che hanno ospitato l’evento di quest’anno.

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