Riguardo all’alluvione del mese scorso in Piemonte dovuta all’ingrossamento del fiume Sesia, “in base ai dati di Arpa Piemonte, ci siamo trovati di fronte ad un evento che nel giro di 12 ore ha scaricato su alcuni bacini la metà delle piogge medie annuali. L’evento, estremamente intenso e di breve durata, si è poi propagato a valle nel giro di pochissimo tempo. Il tempo di ritorno ha superato tutti gli eventi storici registrati, e questo ci fa capire quale sia l’influenza del cambiamento climatico su questo tipo di eventi, che stiamo avvertendo da alcuni anni in maniera molto significativa, soprattutto sui bacini che vengono alimentati dalle correnti umide marine”. Lo ha detto Gianluca Zanichelli, rappresentante dell’Agenzia interregionale per il fiume Po (AiPo), audito dalla commissione Ambiente della Camera nell’ambito dell’esame delle misure di contrasto al dissesto idrogeologico, anche alla luce degli effetti causati dai recenti eventi meteorologici nelle Regioni settentrionali.
“Il rischio zero non esiste, non si possono avere dei corsi d’acqua con una sicurezza totale. Gli eventi climatici, che stanno cambiando, portano a situazioni critiche sempre più acute e frequenti“, ha detto Luigi Mille, direttore dell’Agenzia interregionale per il fiume Po (AiPo), audito dalla commissione Ambiente della Camera.