Fallita la missione con cui il razzo Vega avrebbe dovuto portare in orbita due satelliti europei per l’osservazione terrestre. Il fallimento è dovuto ad un’anomalia avvenuta sul quarto stadio del lanciatore leggero, la cui traiettoria ha deviato otto minuti dopo il decollo dal centro spaziale di Kourou, nella Guyana francese. Il lanciatore e’ caduto nel Mare Artico.
La perdita del razzo Vega è dovuta a “un’anomalia durante l’assemblaggio fabbricazione del lanciatore europeo”. Lo ha dichiarato l’operatore Arianespace in una conferenza stampa. E’ stato individuato un problema di “inversione di cavi“, ha affermato Stephane Israel, Ceo di Arianespace, che ha sottolineato che “non si e’ trattato di un problema di progettazione” come avvenuto durante il precedente fallimento di Vega, nel luglio 2019. “Tutto e’ andato come previsto durante la prima parte del volo, ed e’ stato quando e’ stato acceso il quarto stadio che abbiamo perso il controllo“, ha spiegato Roland Lagier, direttore tecnico di Arianespace.
Arianespace e l’Agenzia spaziale europea (Esa) costituiranno domani una commissione di inchiesta indipendente, incaricata di “confermare definitivamente lo scenario identificato e di evidenziare i motivi per cui l’errore di integrazione non sia stato rilevato e quindi corretto”. “Il lanciatore è caduto in un’area completamente disabitata in prossimità della zona di lancio prevista per lo stadio Zefiro-9. Le indagini iniziali, condotte dall’oggi al domani con i dati disponibili, indicano che un problema legato all’integrazione del sistema di attivazione degli ugelli Avum di quarto stadio è la causa più probabile della perdita di controllo del lanciatore” si legge in un post di Esa e Arianespace sul sito ufficiale dell’Agenzia Spaziale Europea. In “conformità con i loro protocolli standard“, Arianespace ed Esa annunciano che “istituiranno una commissione d’inchiesta indipendente presieduta congiuntamente da Daniel Neuenschwander, direttore dei trasporti spaziali dell’Esa, e Stéphane Israël, amministratore delegato di Arianespace, il 18 novembre”. “La Commissione fornirà prove dettagliate per spiegare perché non sono state prese misure per identificare e correggere l’errore di integrazione. La Commissione formulerà una road map per il ritorno al volo di Vega in condizioni di assoluta affidabilità“, affermano Arianespace ed Esa che presenteranno congiuntamente i risultati di questa commissione.
“I miei pensieri vanno a tutte le squadre, in particolare al Cdti e al Cnes, per il loro duro lavoro sui due satelliti persi” ha commentato il direttore generale dell’Esa, Jan Wörner. “Mi assicurerò personalmente di comprendere appieno la causa principale, ma anche di riportare Vega alla robustezza e affidabilità del servizio che ha dimostrato sin dal suo primo lancio nel 2012″, ha sottolineato il Dg dell’Esa.
“Correggeremo e torneremo piu’ forti“, ha assicurato il Ceo di Arianespace che si e’ scusato con i clienti e i costruttori dei satelliti persi: un satellite spagnolo per l’osservazione della Terra, Seosat-Ingenio, e un satellite francese per l’esplorazione della fisica delle tempeste, Taranis, per conto del Cnes, l’agenzia spaziale francese. Israel ha assicurato che il programma dei prossimi lanci per Arianespace e’ stato confermato.