Clamoroso colpo di scena in Argentina: emergono dei retroscena davvero sorprendenti sulla morte di Diego Armando Maradona. A due giorni dal decesso del Pibe de Oro, morto a 60 anni nella sua casa di Tigre dove stava trascorrendo la convalescenza dopo l’intervento al cervello di qualche settimana fa, arrivano novità davvero inquietanti. Secondo i media argentini, l’infermiera che si prendeva cura di Maradona, Dahiana Gisela Madrid, avrebbe mentito alla polizia su quanto accaduto nella mattinata in cui è morto l’ex numero 10 argentino.
La donna aveva dichiarato di aver controllato Maradona per tutta la mattina del 25 novembre, seguendo quanto scritto nel rapporto consegnato dalla struttura che forniva il personale sanitario per l’ex calciatore, la Medidom. Secondo il rapporto dei datori di lavoro la donna avrebbe controllato Maradona tutta la mattinata, l’infermiera ha deciso di ritrattare, ammettendo di aver rilasciato false dichiarazioni costretta dai suoi datori di lavoro. La donna ha raccontato poi di aver sentito Maradona muoversi alle 7.30 del mattino e di essersi allontanata alle 11.55, orario in cui solitamente arrivavano la psichiatra Susana Cosachov e lo psicologo Carlos Diaz, ma a quel punto l’ex numero 10 argentino era già morto. Nessuno quindi aveva visto Maradona, chiuso in camera da letto dalle 7.30.