Partita nel 1977 e diretta oltre i confini del Sistema solare, la sonda Voyager 2 è stata nuovamente contattata dagli ingegneri della NASA: il collegamento era stato perso a marzo, a causa di riparazioni e aggiornamenti dell’antenna.
La sonda si trova ora a oltre 18,8 miliardi di km dalla Terra: sono state necessarie circa 35 ore prima che l’antenna DSS43, in Australia, ricevesse il segnale.
La sonda Voyager 2 ha risposto dallo Spazio interstellare: i responsabili della missione hanno inviato un segnale e la sonda ha confermato di aver ricevuto la “chiamata” ed ha eseguito i comandi senza problemi.
E’ stata contattata per testare i nuovi componenti recentemente installati sulla Deep Space Station 43, l’unica antenna al mondo in grado di inviarle comandi. L’antenna si trova a Canberra, in Australia, e fa parte del Deep Space Network della NASA, una rete di antenne radio utilizzate per comunicare con veicoli spaziali che operano oltre la Luna: il DSN è costituito da 3 antenne radio che si trovano a Canberra, Goldstone in California, e Madrid in Spagna.
Da marzo scorso l’antenna non era operativa per un aggiornamento tecnico che ha riguardato una serie di apparecchiature, compresi due nuovi trasmettitori radio. Uno di questi, che viene utilizzato per comunicare con Voyager 2, non era stato sostituito da oltre 47 anni.
“L’aspetto unico di questo progetto è che stiamo lavorando a tutti i livelli dell’antenna, dal piedistallo fino ai sistemi che si estendono sopra il bordo. La comunicazione di prova con la sonda suggerisce che le trasmissioni sono in linea con il nostro lavoro,” ha spiegato Brad Arnold, responsabile del progetto Deep Space Network presso il Jet Propulsion Lab della NASA.
“L’antenna DSS43 è un sistema altamente specializzato: ci sono solo altre due antenne simili nel mondo. Abbiamo deciso di effettuare questi aggiornamenti per garantire che l’antenna possa continuare a essere utilizzata per le missioni attuali e future,” ha precisato aggiunge Philip Baldwin, responsabile delle operazioni per il programma SCaN (Space Communications and Navigation) della NASA.
Dell’aggiornamento tecnico beneficeranno anche altre missioni, incluso il rover Mars Perseverance, che dovrebbe atterrare sul pianeta rosso il 18 febbraio 2021 e la missione Artemis della NASA che mira a riportare l’uomo sulla Luna.