Per il 25 novembre una video lezione online sulla prevenzione primaria delle violenze contro le donne

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di Vincenzo Puppo (Medico-Sessuologo) – In tutto il mondo, un uomo su tre ha commesso violenza sulle donne. L’OMS definisce la violenza: l’utilizzo intenzionale della forza fisica o del potere, minacciato o reale, contro se stessi, un’altra persona, o contro un gruppo o una comunità, che determini o che abbia un elevato grado di probabilità di determinare lesioni, morte, danno psicologico, o cattivo sviluppo.

La base di una prevenzione efficace delle violenze contro le donne è creare un ambiente sociale che faciliti e promuova relazioni personali paritarie e non violente.

Il 25 novembre nei mass-media si parla poco di come eliminare le cause delle violenze (prevenzione primaria), si parla soprattutto di prevenzione secondaria (di come difendersi dalle violenze e degli interventi immediati dopo una violenza), e di prevenzione terziaria (l’assistenza a lungo termine a chi ha subito una violenza).

Prevenzione primaria delle violenze contro le donne significa: non deve neanche passare per la mente a un uomo di uccidere, stuprare, molestare, picchiare, sfregiare, insultare, umiliare, una donna/essere umano.

La prevenzione primaria delle violenze deve iniziare dall’infanzia: si devono educare i bambini al rispetto e gli si deve spiegare l’assurdità di qualsiasi violenza compiuta su un altro essere umano. Purtroppo oggi per la maggioranza della popolazione terrestre il concetto di essere umano è praticamente sconosciuto, per questo si deve spiegarlo anche nelle scuole e insegnare la parola umanità ai bambini.

Per eliminare le violenze è necessario un cambiamento culturale nella società, per una effettiva uguaglianza di donne e uomini si devono crescere i maschi con le stesse responsabilità delle femmine, uomini e donne devono avere non solo gli stessi diritti, ma anche gli stessi doveri.

Fino a che le donne non sono considerate veramente esseri umani uguali non cambierà mai niente: si deve fare educazione all’uguaglianza, non alle differenze, perché esiste una sola specie umana, non esistono esseri umani diversi (la parola diversità non si deve usare nelle scuole), così poi saranno accettate automaticamente le caratteristiche individuali, culturali, religiose, ecc., di ognuno.

Per prevenire le violenze sulle donne è necessario anche che la sessualità femminile sia divulgata dal punto di vista scientifico (una vera rivoluzione sessuale per le donne non c’è mai stata), l’educazione alla sessualità/amore nelle scuole è importante perché non ci sarà mai un vero rispetto se le donne sono considerate oggetti sessuali e femmine inferiori.

Per eliminare le violenze sessuali e la pedofilia, si deve eliminare la mentalità maschilista nell’educazione dei bambini, per non avere più uomini violenti/pedofili, si deve eliminare il culto del pene e la conseguente cultura del “buco”, spiegare che lo stupro è una tortura, e i ragazzi non devono più crescere ossessionati dal sesso ed educati con la pornografia. Il pene e la sua erezione non possono e non devono essere più, a qualsiasi età, i fattori determinanti per qualificare il vero uomo e per sentirsi uomini: il pene non deve essere più il simbolo della potenza maschile, e non si deve più insegnare, divulgare, fare credere ai maschi che saranno adulti/Uomini solo dopo aver messo il loro pene in una vagina.

In tutte le scuole (e università, biblioteche, associazioni, centri, circoli ecc.) si devono fare lezioni sulla prevenzione primaria delle violenze, su come riconoscere gli uomini violenti, sull’amore ecc., e si devono invitare anche i genitori. È importante anche la mediazione scolastica, perché favorisce lo sviluppo dell’empatia e i ragazzi imparano come gestire e superare i conflitti.

Per il 25 novembre, il video della lezione completa fatta in una scuola, in youtube


Il programma della lezione:

Obiettivi. La violenza: definizione, incidenza, classificazione. Violenza fisica. Violenza psicologica. Violenza economica. Stalking. Mobbing. Bullismo/Cyberbullismo. Violenza domestica. Violenza assistita. Violenza sessuale. Pedofilia/turismo pedofilo. La prevenzione primaria delle violenze. La mediazione dei conflitti nel contesto scolastico. La de-umanizzazione: pornografia e prostituzione, oggettivazione del corpo femminile e maschile. Donne/uomini/bambini nei mass-media. Alcool/droghe e violenza. Lo stupro è una tortura. Prevenzione degli stupri e molestie sessuali. Educare i bambini al rispetto, con gli stessi diritti e doveri. Educazione all’umanità e all’uguaglianza (non alle differenze/diversità, non esistono i diversi). Definizione e caratteristiche dell’amore. Come riconoscere gli uomini violenti. Conclusioni.

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