Previsioni Meteo – Inizia a essere bene o male inquadrata la possibile configurazione barica di massima per l’annunciato prossimo peggioramento del tempo tra venerdì 20 e verso il fine settimana. Sottolineiamo che fluttuazioni delle figure bariche saranno certamente ancora possibili, da qui a venerdì, poiché sul Nord Atlantico il flusso zonale si mostra abbastanza vivace in misura tale da poter andare a incidere sul promontorio anticiclonico in vario modo e, di conseguenza, sulla strutturazione finale dell’affondo instabile. Tuttavia, stando ai dati ultimi, la saccatura scandinava si realizzerebbe oramai con buona certezza, con affondo verso il cuore del Mediterraneo e con isolamento di un vortice instabile sul medio-basso Tirreno, poi in evoluzione verso la Sicilia e il settore tunisino. L’origine sub-polare della saccatura, le darebbe connotati simili invernali, con discesa di aria moderatamente fredda dal Baltico attraverso l’Est Europa fino al Mediterraneo settentrionale.
L’affondo un po’ più occidentale del minimo e un conseguente richiamo di aria più mite meridionale, però, non consentirebbero una significativa penetrazione di aria fredda verso le nostre regioni, o almeno non su tutte. Sempre stando alle ultimissime indicazioni, aria relativamente fredda, in prevalenza dalla porta della Bora, potrebbe riuscire a entrare sulle regioni centro-settentrionali, soprattutto centro-orientali del Nord e del medio-alto Adriatico, ma non riuscirebbe a portarsi più a Sud, né verso i settori tirrenici. L’instabilità, ossia i fronti perturbati, invece, agirebbero con maggiore determinazione proprio sulle regioni meridionali prospettandosi un minimo dapprima medio-basso tirrenico, poi ancora più meridionale. Insomma dove arriverebbe aria relativamente fredda, potrebbero mancare le precipitazioni importanti e, invece, dove ci sarebbero più nubi e precipitazioni, potrebbe mancare aria fredda. In termini sostanziali, locali nevicate potrebbero aversi fino a quote medio-alte collinari, intorno a 800/1000 m, essenzialmente tra Centro Sud Marche e Abruzzo, occasionalmente su Est Umbria e sul Reatino, uniche aree ove si prospetterebbe un buon mix tra instabilità e aria fredda.
In ogni modo, sull’Appennino centrale le nevicate potrebbero essere diffuse oltre i 1200 m e naturalmente alle quote più basse citate per fasi più brevi. Molte nubi con piogge, rovesci e temporali, invece, diffusamente moderati, ma spesso anche forti, su tutta la fascia adriatica centro-meridionale, sui settori appenninici relativi, soprattutto verso quelli meridionali, e su gran parte del Sud, anche sulla Sicilia, specie settentrionale e centro-orientale. Fenomeni moderati e irregolari sul resto del Centro Sud, localmente fino all’Emilia-Romagna e basse pianure del Nord, ma qui solo nelle battute iniziali del peggioramento, e sulla Sardegna. Tempo mediamente asciutto e anche con schiarite soleggiate sul resto del Nord, salvo addensamenti e rovesci irregolari di neve fino a quote collinari o anche basse sulle Alpi più settentrionali e di confine nord-orientali. Da evidenziare naturalmente un apprezzabile calo termico generale, ma significativo sul medio-alto Adriatico, sul Centro Nord Appennino e su Emilia-Romagna, qui anche con 8/10° in meno rispetto ai valori attuali e zero termico che potrebbe portarsi sino intorno ai 1000 m. Attese gelate diffuse fino a bassa quota, specie in presenza di cieli più sereni, sul Centro Nord Appennino, sulla Toscana, sull’Emilia-Romagna e su gran parte delle pianure del Nord. Naturalmente attesi venti in rinforzo, anche forti settentrionali, soprattutto al Centro Sud e sui relativi bacini. Ulteriori dettagli sul peggioramento verso il fine settimana prossimo, nei nostri quotidiani aggiornamenti.
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