Scienziato nucleare assassinato in Iran: l’uccisione di Mohsen Fakhrizadeh “non fermerà il programma nucleare di Teheran”

"Il martirio" di Mohsen Fakhrizadeh "non intaccherà la determinazione dei giovani e degli scienziati in Iran nel seguire la via della crescita scientifica"
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L’uccisione dello scienziato nucleare iraniano Mohsen Fakhrizadeh avvenuta ieri non fermerà in alcun modo il programma nucleare di Teheran: lo ha affermato il capo dell’Organizzazione iraniana per l’energia atomica, Ali-Akbar Salehi. “Il percorso di Fakhrizadeh continuerà ora con maggiore intensità“, ha spiegato Salehi. Sulla stessa linea, in un tweet, il ministro iraniano della Comunicazione, Mohammad Javad Azari Jahromi: “Ricresceranno in migliaia dopo il fiore che è stato strappato“.

E’ stata convocata una riunione in via straordinaria del Parlamento di Teheran dopo l’uccisione dello scienziato: il portavoce della Commissione Sicurezza nazionale e politica estera, Abolfazl Amouei, ha fatto sapere che nelle prossime 24 ore l’Assemblea sarà convocata in via straordinaria per discutere di quanto avvenuto.

Il presidente iraniano Hassan Rohani ha assicurato che “il martirio” dello “scienziato diligente” Fakhrizadeh “non intaccherà la determinazione dei giovani e degli scienziati in Iran nel seguire la via della crescita scientifica“, anzi ne “rafforzerà la determinazione nel proseguire sulla strada di questo martire“. Rohani ha denunciato quello che considera un “orribile incidente terroristico” che “arriva dopo le ripetute sconfitte dei nemici nella regione e in altri campi della politica“. “Senza dubbio il ministero della Difesa colmerà il vuoto lasciato da questo grande scienziato“.

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