Il tifone Goni ha provocato inondazioni, frane e blackout nel Filippine, uccidendo almeno 16 persone. Secondo i dati ufficiali le vittime si registrano nelle province di Catanduanes e Albay, nella regione di Bicol. Tre persone risultano disperse a Guinobatan, in quest’ultima provincia, dove più di 100 case risultano distrutte. In quella di Catanduanes, risulta danneggiato il 90% delle infrastrutture (vedi foto della gallery scorrevole in alto). Più di 420.000 persone sono state costrette ad abbandonare le proprie case nelle province orientali e settentrionali del Paese e la maggior parte di loro rimane nei centri di evacuazione mentre le autorita’ si affrettano a ripristinare l’elettricita’ e i servizi di telecomunicazione nelle aree piu’ colpite.
“Siamo inorriditi dalla devastazione causata da questo tifone in molte aree, tra cui l’isola di Catanduanes e Albay“, ha detto in un comunicato il capo della Croce Rossa filippina Richard Gordon. “Fino al 90% delle case e’ stato gravemente danneggiato o distrutto in alcune aree. Questo tifone si e’ abbattuto sulla vita e sui mezzi di sussistenza delle persone, oltre al tributo fisico, emotivo ed economico del Covid-19“.
Le autorita’ hanno spiegato che le comunicazioni tra le aree piu’ colpite sono rimaste interrotte. L’isola di Catanduanes e la vicina provincia di Albay, nella piu’ popolosa isola di Luzon, hanno sopportato il peso maggiore del tifone, che ieri ha toccato terra sulla costa orientale con una velocita’ massima sostenuta del vento di 225 chilometri all’ora. Goni ha perso intensita’ mentre costeggiava la vasta capitale Manila e si dirigeva verso il Mar Cinese Meridionale.