L’Uragano Eta ha provocato almeno 19 morti in Messico, colpendo oltre 80mila persone: piogge torrenziali e forti venti hanno provocato inondazioni e distrutto oltre 2mila abitazioni nella zona di Los Altos di Chiapas, mentre danni si sono registrati anche nella località turistica di San Cristobal de las Casas.
Quindici delle 19 vittime erano esponenti della comunità indigena che vive al confine con il Guatemala: è proprio il presidente del Guatemala Alejandro Giammattei a lanciare l’allarme, affermando nel corso di una conferenza stampa che il bilancio delle vittime delle violente piogge potrebbe raggiungere i 150 morti.
Il ciclone ha effettuato il landfall martedì in Nicaragua, come uragano, e quando è giunto in Honduras il giorno successivo aveva già perso potenza, ed è stato degradato a tempesta tropicale.
Ora Eta si dirige verso Cuba, Isole Cayman e Florida.