Rigeneranti esplorazioni d’autunno nelle Valli di Argenta [GALLERY]

Oasi naturalistiche, scenari panoramici straordinari, specie di uccelli rari e cavalli allo stato brado si lasciano scoprire con Visit Ferrara, a piedi o in bicicletta, in un’area preziosa del Parco del Delta del Po
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Tramonti infuocati e oasi naturali incantevoli convivono con variegate specie di uccelli nelle Valli di Argenta (FE), una delle più vaste zone umide d’acqua dolce dell’Italia settentrionale, area naturalistica di pregio nel Parco del Delta del Po. È un ecomuseo dal valore ambientale unico – da scoprire con Visit Ferrara che propone itinerari, soggiorni, pacchetti e visite guidate da prenotare direttamente su www.visitferrara.eu – ideale per passeggiate ed escursioni a piedi, in eco-shuttle o in bicicletta, mentre l’autunno dipinge di colori questo territorio ricco di natura della provincia ferrarese. Aironi bianchi, aironi cenerini, spatole, oche selvatiche, martin pescatore, poiane e molte specie di anatidi vivono in questo scrigno di biodiversità, dove rilassarsi e camminare respirando aria pura. È la prima stazione di pianura del Parco del Delta del Po in cui il lupo si è insediato, insieme al capriolo, dopo secoli di assenza. C’è infatti anche una coppia di lupi, denominata teneramente dai residenti Marco e Anna, che recentemente ha popolato le Valli di Argenta di 7 cuccioli.

L’ecomuseo di Argenta svela tre stazioni museali, tra cui il Museo delle Valli di Argenta e il Museo della Bonifica, riconosciuti dall’Istituto per i Beni Culturali dell’Emilia Romagna. Il primo è un’isola in cui l’equilibrio tra terra ed acqua crea le condizioni ideali per la convivenza di specie animali e vegetali preziose. Scenari panoramici straordinari si aprono agli occhi dei visitatori, che possono fare tappa al Casino del Campotto, un edificio rurale trasformato in centro di educazione ambientale, al cui interno sono stati ricreati dei percorsi espositivi con sezioni storico-antropologiche e naturalistiche, mentre all’esterno boschi, prati umidi, lamineti si estendono per 1.600 ettari, per creare l’Oasi di Val Campotto. Da non perdere, una passeggiata nella penisola di Boscoforte, che ha riaperto al pubblico l’estate scorsa dopo anni di chiusura. Un angolo di paradiso protetto, creato da un antico cordone dunoso formatosi in epoca etrusca, che si spinge per circa 6 km dall’argine sinistro del Reno fino alle Valli di Comacchio, disegnando dossi sabbiosi, canali, canneti, e l’ambiente ideale in cui scorgere bellissimi esemplari di cavalli Camargue-Delta, che vagano liberi allo stato brado, e splendidi fenicotteri rosa.

Il Museo della Bonifica è stato realizzato nell’impianto idrovoro, un esempio di archeologia industriale inserito nel contesto di edifici in stile liberty, utile per il sollevamento e lo scarico delle acque nel fiume Reno. Qui c’è anche un’antica centrale termoelettrica con immagini che raccontano i lavori di bonifica, le caldaie per produrre il vapore e strumenti più moderni. All’interno della chiesa di San Domenico c’è invece il Museo Civico di Argenta, esempio di architettura quattrocentesca con mattoni a vista e con un campanile con guglia in mattonelle di terracotta policroma.

Con i consigli di Visit Ferrara, si può partecipare ad escursioni nel bosco di Traversante, immergersi tra alberi, ninfee ed animali, passeggiare sulle tracce dei lupi, seguire itinerari su due ruote, godere della magia del foliage in autunno.

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