Il virologo Andrea Crisanti avverte: “Le regioni potrebbero truccare i dati per evitare chiusure”

Che le regioni possano truccare i dati è un rischio reale, secondo Crisanti, poiché "politicizzazione e spettacolarizzazione" inducono i presidenti a fare a gara "a chi è più bravo"
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In una intervista a “La Stampa” il virologo Andrea Crisanti, dell’Università di Padova, avverte che le regioni potrebbero truccare i dati per evitare chiusure: l’esperto dice di non aver compreso bene come il nuovo DPCM si traduca in pratica e di avere alcuni interrogativi al riguardo: “Spero che il governo nei prossimi giorni spieghi bene il provvedimento“.
Crisanti rileva in particolare come non vi sia “un automatismo preciso per cui a una determinata regione vengano imposte le chiusure. Il punto di cui si parla da settimane è sempre quello. Ora ho letto che ci sarebbero 21 criteri per decidere se una regione appartenga alla zona verde, arancione o rossa. Mi sembrano tanti, ma immagino che quelli fondamentali riguardino il riempimento dei posti in ospedale. Non vorrei che un provvedimento simile inducesse le Regioni a non essere totalmente trasparenti riguardo a questi dati“.
Che le regioni possano truccare i dati è un rischio reale, secondo Crisanti, poiché la “politicizzazione e spettacolarizzazione” inducono i presidenti a fare a gara “a chi è più bravo“. “Mi pare che la frizione col governo sia proprio su questo“. Peraltro, “si tratta di dati facilmente manipolabili e a livello regionale per qualche settimana si potrebbe decidere di ricoverare il meno possibile sulla pelle dei pazienti“.

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