Anche nell’ultimo giorno del 2020, il Mose ha lasciato Venezia all’asciutto, proteggendola da una marea che in Laguna ha raggiunto i 107cm alle 9:30. In citta’, invece, l’acqua e’ sempre rimasta a una quota di 70 centimetri misurati alla Punta della Salute, luogo dove e’ fissato lo zero mareografico della Laguna. Quello di oggi è il 16° sollevamento del Mose dal suo avvio sperimentale, avvenuto il 3 ottobre, secondo la procedura d’emergenza concordata tra Consorzio Venezia Nuova, Commissario straordinario e Provveditorato alle opere pubbliche.
Si tratta di un’opera importante per la città di Venezia e per la salvaguardia del suo patrimonio artistico e culturale. La sua importanza è emersa molto bruscamente l’8 dicembre scorso quando le 78 paratoie non sono state alzate, per una previsione di marea inferiore ai 130 centimetri, ma l’onda si era alzata fino a 138 allagando il centro storico. La procedura era stata poi rivista, e la sua attivazione e’ avvenuta anche a quote inferiori. A partire da lunedi’ 28 dicembre, in particolare, il Mose e’ stato attivo ogni giorno. I sollevamenti si sono susseguiti in maniera differenziata e modulare, alternando le chiusure delle tre bocche di porto e assecondando le escursioni di marea. Lunedi’ 28 sono state chiuse tutte le tre bocche di porto, poi Malamocco e’ stata riaperta alle 14:00, mentre le altre due barriere sono state riabbassate intorno alle 23:00. Il 29 sono state sollevate le due barriere di Lido e quella di Chioggia, mentre a Malamocco il canale navigabile e’ rimasto libero. Ieri alle 6:00 sono state chiuse le due barriere di Lido e alle 8:15 quella di Malamocco. Chioggia’ e’ rimasta aperta e percorribile.
Stamani la chiusura e’ stata nuovamente completa. L’allerta delle squadre di tecnici del Consorzio Venezia Nuova, di Comar e di Thetis prosegue, perche’ le previsioni danno nuovi picchi di marea sostenuta. Per domani, alle ore 11:15 sono previsti 110 centimetri.