A seguito dell’approvazione da parte del Consiglio europeo di un nuovo obiettivo più ambizioso di riduzione delle emissioni di gas a effetto serra dell’UE di almeno il 55% entro il 2030 rispetto ai livelli del 1990, l’UE e i suoi 27 Stati membri hanno formalmente presentato questo obiettivo quale nuovo contributo determinato a livello nazionale (NDC) nel quadro dell’accordo di Parigi.
Parallelamente, i colegislatori proseguono i negoziati sulla legge europea sul clima, che fissa l’obiettivo della neutralità climatica entro il 2050 e l’obiettivo dell’UE per il 2030 in una normativa vincolante dell’UE. La Commissione ha concepito il Green Deal europeo come la nuova strategia di crescita dell’UE. Il suo obiettivo principale, fare dell’Europa il primo continente a impatto climatico zero entro il 2050, dà certezza alle nostre imprese. Il nuovo NDC è un passo necessario per accelerare gli sforzi di decarbonizzazione nel quadro del nostro contributo all’obiettivo dell’accordo di Parigi di limitare il riscaldamento globale ben al di sotto di 2°C e di proseguire gli sforzi per limitarlo a 1,5°C.
L’ambizioso nuovo NDC dell’UE ribadisce l’impegno dell’Unione ad essere leader in materia di clima a livello mondiale e serve da esempio e incentivo affinché i nostri partner internazionali rafforzino i loro NDC in vista della COP26, che si terrà a Glasgow l’anno prossimo. Negli ultimi mesi abbiamo visto che altre grandi economie hanno assunto una serie di impegni incoraggianti nella lotta contro i cambiamenti climatici, la settimana scorsa 70 leader mondiali si sono impegnati al vertice sull’ambizione climatica delle Nazioni Unite e altre 60 grandi imprese europee si sono schierate a favore dell’obiettivo fissato per il 2030.