Non solo campioni lunari: la sonda cinese Chang’e-5 riporta a Terra “semi spaziali”

Dopo essere stati esposti alle radiazioni cosmiche e a gravità zero, alcuni semi possono mutare e una volta piantati sul nostro pianeta produrre raccolti più abbondanti
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Grande attesa per il ritorno a Terra della sonda cinese Chang’e 5, che porterà, per la prima volta dopo oltre 40 anni, dei campioni di suolo lunare sul nostro pianeta. Si tratta di una grande impresa spaziale della Cina che non porterà solo i campioni prelevati sulla Luna, ma anche una varieta’ di semi di piante potenzialmente capace di assicurare raccolti piu’ abbondanti, tanto attesa dagli scienziati. Gli studi sulle colture spaziali sono cominciati in Cina negli anni ’80.

Secondo la Space Breeding Innovation Alliance, nel carico utile della missione era compreso anche il suo programma di coltivazione spaziale. I semi, tra cui riso, orchidee, erba medica e avena, hanno intrapreso il viaggio di andata e ritorno tra la Terra e la Luna sin dal 24 novembre, quando la sonda e’ stata lanciata in orbita.

Dopo essere stati esposti alle radiazioni cosmiche e a gravita’ zero, secondo gli scienziati, alcuni semi possono mutare e una volta piantati sul nostro pianeta produrre raccolti piu’ abbondanti e di migliore qualita’. Molte colture sviluppate con semi mutati nello spazio sono state piantate in Cina. Nel 1987, un primo lotto di semi fu spedito in orbita tramite satelliti di telerilevamento recuperabili, tornando sulla Terra dopo cinque giorni. Nel 1996 erano stati lanciati nello spazio i semi di 51 piante coltivate e piu’ di 300 varieta’ di specie vegetali. Nel 2006, un satellite chiamato Shijian-8 e’ riuscito a tornare sulla Terra trasportando 215 chilogrammi di semi di ortaggi, frutta, cereali e cotone, il maggior carico utile del genere inviato in orbita dal 1987.

Grazie al rapido sviluppo del programma spaziale cinese, i ricercatori del Lanzhou Institute of Husbandry & Pharmaceutical Sciences hanno studiato sementi di foraggio di qualita’ attraverso le nuove tecnologie per lo spazio, nella speranza di ridurre la dipendenza cinese dalle importazioni. Dal 2009, l’istituto ha spedito in orbita ben 38 lotti di semi di nove diversi tipi di foraggio in sette differenti missioni, comprese tre navicelle della serie Shenzhou, il laboratorio spaziale Tiangong-1, il satellite recuperabile Shijian-10, l’astronave con equipaggio di nuova generazione e la sonda Chang’e-5. L’istituto ha piantato l’erba medica Zhongtian n. 1, diffusamente coltivata nel nord della Cina. Secondo i ricercatori, non e’ possibile prevedere se i semi inviati nello spazio finiranno per mutare ne’ si puo’ sapere come muteranno. La risposta viene rivelata solo una volta tornati sulla Terra per la semina e la coltivazione.

Questa mattina, stando alla China National Space Administration, la sonda Chang’e-5 ha completato la propria seconda correzione orbitale nell’orbita di trasferimento tra la Luna e la Terra. Tutti i sistemi del modulo orbitante e di rientro operano attualmente in buone condizioni. Al momento giusto, secondo l’amministrazione cinese, il modulo orbitante si separera’ da quello di rientro, che dovrebbe atterrare nella Bandiera di Siziwang, nella Regione autonoma della Mongolia Interna, in Cina settentrionale.

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