Le festività sono sempre più vicine e si susseguono in questi giorni misure sempre più stringenti nei vari Paesi europei, nel tentativo di arginare i contagi di SARS-CoV-2 e scongiurare il rischio di una terza ondata di casi (mentre la seconda non è ancora terminata).
Quali sono dunque le nuove restrizioni adottate in Europa? Ecco il punto della situazione in riferimento a 6 Paesi:
In Francia è scattato ufficialmente il “deconfinement” ma le autorità hanno invocato la massima prudenza, invitando la popolazione ad “autoconfinarsi” in vista delle festività. hanno riaperto diverse attività commerciali, sportive e soprattutto culturali, quali musei, teatri, cinema e sale spettacoli, nel rispetto del protocollo sanitario. Gli spettacoli dovranno terminare alle 21 (il nuovo coprifuoco). Ancora chiusi gli impianti sciistici, bar e ristoranti.
Nel Regno Unito, da oggi Londra torna in zona rossa: il livello 3 di restrizioni (il più alto) riguarda anche l’Essex e l’Hertfordshire. Nella capitale e nelle altre zone interessate scatta il lockdown: hotel, bar e ristoranti potranno restare aperti solo per servire cibo da asporto e i locali pubblici, come cinema e musei, dovranno rimanere chiusi. Il telelavoro è esteso a tutti coloro che possono avvalersene e gli spostamenti dovranno essere evitati. Sarà proibito incontrarsi con persone diverse dai propri conviventi anche all’esterno. Scuole, negozi e parrucchieri potranno rimanere aperti.
Nel Paese dovrebbe scattare un alleggerimento delle restrizioni dal 23 al 27 dicembre, in occasione del Natale, ma si tratta di una previsione ancora non confermata.
A causa del picco di contagi in Germania la cancelliera Angela Merkel ha imposto il lockdown duro, con chiusure in vigore fino al 10 gennaio nei 16 Stati federati. Da oggi sono chiuse scuole e asili nido, saloni di bellezza, tatuatori e parrucchieri, e tutte le attività non essenziali, salvo farmacie, alimentari e banche. Ai datori di lavoro è stato chiesto di preferire lo smart working o di interrompere le proprie attività. A Natale non si potranno riunire più di 5 persone in una stessa casa (nel conteggio non rientrano i ragazzi under 14).
In Danimarca il governo estenderà l’attuale regime locale di lockdown all’intero Paese. Le misure anti-Covid decretate la settimana scorsa in alcune zone del Paese prevedono la chiusura di bar, ristoranti e musei.
La Norvegia, uno dei Paesi europei con i tassi di infezione da Covid più bassi, ha esteso fino a metà gennaio le restrizioni sanitarie per evitare un aumento dei contagi. “La situazione rimane instabile e può cambiare rapidamente“, ha affermato in conferenza stampa il ministro della Salute norvegese, Bent Hoie, sottolineando l’aumento dei rischi legati ai viaggi legati per le festività natalizie. “Questo è il motivo per cui stiamo mantenendo le misure nazionali fino alla seconda metà di gennaio. Rivaluteremo poi“.
E’ stato raccomandato alla popolazione di rimanere a casa e limitare i contatti sociali, ed è stata imposta una quarantena di dieci giorni alle persone che arrivano dall’estero. Sono state inoltre introdotte restrizioni locali nei luoghi in cui l’epidemia è più diffusa. A Oslo, ad esempio, i palazzetti dello sport, i cinema e i teatri sono chiusi, l’uso delle mascherine è obbligatorio negli spazi pubblici chiusi ed è vietato servire alcolici nei bar e nei ristoranti.
Nei Paesi Bassi è in vigore un blocco rigoroso da oggi fino al 19 gennaio: il premier Mark Rutte ha confermato un lockdown nazionale di 5 settimane, periodo natalizio compreso. Chiusi centri sportivi, piscine, cinema, musei, parrucchieri, saloni di bellezza e centri estetici. Chiusa la scuola, dall’istruzione primaria fino all’università, fino al 18 gennaio.