Grande attesa per la storica Grande Congiunzione Giove-Saturno: mai così vicini negli ultimi 4 secoli

A occhio nudo Giove e Saturno "saranno quasi indistinguibili l'uno dall'altro, ma già utilizzando un binocolo o un piccolo telescopio sarà possibile osservarli - occasione davvero unica - nello stesso campo di vista"
MeteoWeb

Nel giorno in cui scocca il Solstizio d’Inverno, il cielo ci regala un grande e raro evento astronomico. Lunedì 21 dicembre, i protagonisti assoluti del cielo notturno saranno Giove e Saturno, che si ritroveranno vicini come non mai negli ultimi 4 secoli. “Giove e Saturno – osserva L’Istituto Nazionale di Astrofisica (Inaf) – stanno regalando uno spettacolo ogni giorno più suggestivo a chiunque riesca, complice il cielo sereno, a guardare verso sud-ovest poco dopo il tramonto”. Gli astronomi e astrofisici dell’Inaf sottolineano che “iniziato già da mesi, il lungo avvicinamento culminerà nella ‘Grande Congiunzione’ di lunedì 21 dicembre: per un effetto prospettico i due corpi celesti, in realtà distanti centinaia di milioni di chilometri l’uno dall’altro, appariranno separati da solo un decimo di grado, un quinto del diametro della luna piena nel cielo”.

grande congiunzione giove saturno
Credit: NASA/JPL-Caltech

A occhio nudo Giove e Saturno “saranno quasi indistinguibili l’uno dall’altro, ma già utilizzando un binocolo o un piccolo telescopio sarà possibile risolvere i due pianeti e anzi osservarlioccasione davvero unica – nello stesso campo di vista”. L’Inaf spiega che “Giove e Saturno si avvicinano regolarmente nelle loro orbite ogni vent’anni circa, ma non tutte le congiunzioni producono effetti tanto spettacolari per noi che osserviamo dalla Terra. L’ultima congiunzione così ravvicinata è avvenuta circa 400 anni fa, il 16 luglio 1623. In quell’occasione, secondo i calcoli, i due pianeti si trovavano però troppo vicini al Sole nel cielo per poter essere osservati. Occorre risalire al Basso Medioevo, precisamente al 4 marzo 1226, per ritrovare un evento celeste di simile portata, potenzialmente visibile nei cieli terrestri”.

giove saturno
Credit: Jean-Luc Dauvergne

Pensiamo all’emozione di un Galileo se puntasse oggi il suo telescopio sulla coppia Giove-Saturno in incredibile congiunzione“, commenta Marco Tavani, presidente del’Inaf. “All’epoca, 13 anni prima della ultima Grande Congiunzione del 1623, Saturno gli apparve ‘triplice’ e incomprensibile (non poteva distinguere la forma degli anelli che deformavano la struttura puntiforme del pianeta). Invece Giove si rivelò con i suoi piccoli ‘satelliti’, un mirabolante sistema planetario in miniatura che nessuno aveva anticipato e che dimostrava che i pianeti potevano essere dotati di ‘lune’, addirittura quattro”. “Un gesto apparentemente ‘inutile’ quello di Galileo: puntare uno strumento ottico amplificatore non sulla terra o alla ricerca di navi lontane ma in cielo. Un gesto ‘inutile’ che ha cambiato la nostra vita, scienza allo stato puro che cambia l’umanità. In meglio“, afferma Tavani.

Lo spettacolo della Grande Congiunzione non durerà molto: i due pianeti resteranno visibili meno di due ore prima di sparire dietro la linea dell’orizzonte, e già dalla sera successiva cominceranno di nuovo ad allontanarsi lentamente nel cielo, procedendo lungo le loro orbite. Meglio non perdersi lo spettacolo lunedì 21 dicembre, perché la prossima volta che avverrà sarà solo nel 2080.

Alcune sedi Inaf distribuite in tutta la penisola – Bologna, Roma, Padova, Palermo e Trieste – hanno unito le loro forze e realizzeranno in diretta l’evento “Giove e Saturno: l’incontro dei giganti”, che sarà possibile seguire a partire dalle 17:00 di lunedì 21 dicembre sui canali Facebook e YouTube di EduInaf.

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