Illustrando le previsioni meteo per il medio-lungo periodo, continuiamo ad analizzare i consueti parametri più o meno indicativi e, di fatto, riscontriamo le medesime conclusioni già ipotizzate da queste pagine qualche giorno fa. Nella sostanza, andrebbe progressivamente attenuandosi il flusso atlantico verso il Centro Ovest Europa dove via via, soprattutto dal 10/11 del mese, potrebbe iniziare a trovare maggiori spazi l’alta pressione subtropicale. Tuttavia, non notandosi un particolare rafforzamento del Vortice Polare e, per di più, prospettandosi un calo delle velocità zonali, appare sempre più verosimile che l’alta pressione possa riuscire anche ad osare di più verso Nord, magari soprattutto verso i settori francesi e il Regno Unito. In questo contesto, come più di qualche simulazione continua a prospettare nei forecasts modellistici, potrebbero compiersi, in particolare verso il 12/13 dicembre o intorno a metà mese, azioni più meridiane con possibili nuclei di aria relativamente più fredda sub-polare all’indirizzo dell’Europa centrale, poi verso il Mediterraneo centrale e l’Italia.
Non si tratterebbe di aria freddissima, data l’estrazione sub-polare, tuttavia abbastanza fredda e probabilmente anche più penetrante lungo lo stivale, al punto da riuscire a portare, oltre alle piogge diffuse, specie al Centro Sud, locali nevicate a quote medio-alte collinari anche sul Centro-Sud Appennino. Per ora ci sono diverse indicazioni in questo senso ma, naturalmente, con un’alta pressione più costante sui settori centro-occidentali del continente, andrebbero computati anche possibili fasi in cui essa possa esser più invadente anche verso l’Italia e magari comportare alcune giornate di tempo più stabile. Grosso modo la seconda decade di dicembre potrebbe evolvere con queste caratteristiche: tempo ancora abbastanza instabile, ma con predilezioni sulle aree centro-meridionali, mediamente più freddo e anche con qualche breve fase più asciutta, magari più lunga al Nord. Ci sarebbe da considerare anche l’ipotesi, questa tuttavia più remota, che in occasione di nuclei instabili eccessivamente penetranti verso Sud, con ciclogenesi sui mari bassi italiani, possa esserci qualche richiamo di aria più fredda continentale e magari condizioni invernali più serie per qualche fase. La redazione di MeteoWeb continuerà a monitorare il tempo nel medio-lungo periodo apportato quotidiani accertamenti.