Il vaccino contro il SARS-CoV-2 “è molto importante che siamo riusciti ad averlo in tempi così brevi, è stata una conquista della scienza, della tecnologia. La campagna all’inizio partirà con un numero limitato di dosi, poi seguiranno altri nuovi vaccini“: lo ha affermato il presidente dell’Istituto Superiore di Sanità e componente del comitato tecnico scientifico Silvio Brusaferro in una intervista a Repubblica, precisando anche che “sappiamo che la piena efficacia della copertura, con il vaccino attualmente disponibile, si ha dopo una settimana dalla seconda dose, che viene fatta a circa 3 settimane di distanza dalla prima. Almeno fino a maggio avremo una situazione in cui, pur aumentando progressivamente il numero dei vaccinati, la circolazione sarà ancora importante. Significa che nella prima parte del 2021 non potremo derogare alle regole che conosciamo“.
Chi ha già avuto la malattia dev’essere vaccinato? “Nelle strategie di vaccinazione di massa di solito si procede con la somministrazione a tutti. I dati disponibili ci dicono che la vaccinazione, infatti, non è controindicata per chi ha avuto l’infezione e può essere considerata un richiamo“.
Perché in Italia i decessi sono così tanti? “Intanto non bisogna valutare solo i numeri assoluti dei morti ma l’eccesso di mortalità. Il dato è comparabile a quello di molti altri Paesi europei. Poi in Italia siamo molto anziani e in questa seconda ondata i decessi non sono più concentrati solo in alcune zone ma in tutto il Paese. Infine purtroppo sappiamo che queste morti avvengono perlopiù tra persone anziane e fragili, e portatrici di molte altre patologie“.
Stare a casa a Natale è “la nostra occasione per fermare l’epidemia,” ha proseguito Brusaferro: “Il periodo natalizio è un’opportunità molto importante per abbassare ulteriormente la curva dei contagi. L’obiettivo è arrivare a 50 casi per 100 mila abitanti in una settimana, circa 5-6 mila al giorno. Ora siamo poco sotto 200“. “Raggiunta quella soglia potremo garantire in tutto il Paese il tracciamento sistematico per ciascun nuovo contagiato“. L’esperto garantisce: “Stiamo decrescendo costantemente, ma i numeri sono ancora troppo alti. Se riusciamo ad abbassare ancora la curva affronteremo il nuovo anno in modo più sicuro“.