Questa prima parte di dicembre appena trascorsa, ha mostrato una vivacità atmosferica come non accadeva da 12 anni. Nell’ultimo decennio, solo in un paio di stagioni, nel dicembre 2017 e in quello 2012, vi sono state situazioni di atmosfera abbastanza movimentata e spesso depressionaria, tuttavia giammai in forma estesa a tutto il territorio, invece rispettivamente più circoscritta al Centro Nord nel 2017, al Centro Sud nel 2012. Questa prima parte di dicembre 2020, è stata caratterizzata da una ostinatezza del flusso perturbato atlantico come non si vedeva dal lontano 2008, all’insegna di perturbazioni incessanti che hanno coinvolto tutto il territorio nazionale da Nord a Sud, spalmando ingenti quantitativi di pioggia.
Nella prima immagine in evidenza, è rappresentata l’anomalia barica alle quote medio-alte che ha caratterizzato questa prima parte di mese. E’ ben evidente come 3/4 d’Europa, sostanzialmente tutta la parte centro-occidentale, Italia e Mediterraneo compresi, siano stati costantemente sotto l’egida di basse pressioni e in alcuni casi anche profonde, come testimoniano i colori fucsia-viola espressi nell’anomalia. L’asse ciclonico si è posto mediamente da Nordovest verso Sudest, quindi Regno Unito/Ionio, con una circolazione in prevalenza occidentale, spesso abbastanza fredda sulle regioni settentrionali, più tiepida su quelle centro-meridionali. Ne è conseguito un periodo persistentemente instabile o in diverse fasi anche perturbato, all’insegna di piogge abbondanti e per alcune fasi persistenti da Nord a Sud, con gli inevitabili dissesti e le alluvioni che in più occasioni ha registrato la cronaca nei giorni scorsi. La seconda immagine a corredo, evidenzia proprio l’anomalia della pioggia.
Appare evidente come tutto il territorio nazionale sia stato in questi ultimi 15 giorni in surplus pluviometrico, con colorazione blu e verso il fucsia, indicante appunto pioggia sopra la norma, praticamente su tutto il territorio. Si sono avute piogge del 30/40/50% in più rispetto alla media su tutte le aree colorate in blu via via più scuro, poi piogge addirittura del 70/80% in più su quelle colorate verso il viola-fucsia. Solo l’estremo angolo nordoccidentale ha visto piogge comunque sopra la norma, ma in misura inferiore rispetto al resto d’Italia e soprattutto rispetto all’Emilia-Romagna, al Centro Nord Appennino e alla Calabria, localmente alla Sardegna, dove gli accumuli sono stati abbondantemente in surplus.
Un ultimo dato, relativo a questa prima quindicina del mese, quello termico dal quale si evidenzia, terza immagine interna, come sostanzialmente il periodo sia trascorso con temperature nella norma un po’ tutto il Nord e sul medio-alto Tirreno, mentre un lieve surplus è stato registrato sulle regioni del medio-basso Adriatico, meridionali in genere, sulla Sicilia e localmente anche sul Lazio.