Meteo, possibile nuovo record mondiale di alta pressione: l’anticiclone russo-siberiano porta 1094,3hPa in Mongolia

Meteo, a Tsetsen-Uul, nella provincia occidentale di Zavkhan, registrata una pressione media sul livello del mare di 1094,3hPa: potrebbe essere un nuovo record
MeteoWeb

Un nuovo record mondiale per l’alta pressione potrebbe essere stato stabilito in Mongolia. Una stazione meteorologica automatica a Tsetsen-Uul, nella provincia occidentale di Zavkhan, ha registrato una pressione media sul livello del mare di 1094,3hPa, insieme alla rigidissima temperatura di -45,5°C martedì 29 dicembre. Se verificato e confermato dagli scienziati, supererebbe il precedente record di 1089,4hPa, stabilito sempre in Mongolia il 30 dicembre 2004.

Stephen Burt, ricercatore in meteorologia dell’University of Reading, ha affermato: “Sembra un record reale, arriva da una stazione sinottica ufficiale. Ci sono anche altre stazioni che stanno riportando pressioni molto alte. Quindi questo non è solo un errore di lettura o di trasmissione”. Tra le bassissime temperature determinate in questi giorni dell’anticiclone russo-siberiano ci sono anche i -57,5°C registrati a Oïmiakon (745m, Siberia orientale) il 29 Dicembre e i -48°C registrati a Gandan Huryee (1.421m in Mongolia).

È normale che Mongolia, Siberia e altre parti della Russia vedano episodi di alta pressione e freddo estremo in questo momento dell’anno, spiega Burt. “È comune in questo periodo dell’anno, proprio a metà inverno, avere queste aree di alta pressione molto grandi ed estese sul continente. La Mongolia è molto lontana dal mare, ha davvero poca influenza dall’oceano relativamente caldo. L’aria diventa molto fredda, la pressione molto alta e stagnante, quindi finisce per stabilirsi in un’area. Poiché l’alta pressione tende ad avere poca, se non nulla, nuvolosità in essa, l’aria tende a diventare sempre più fredda perché tutto il calore sfugge nello spazio. Quindi la pressione tende ad essere un po’ più alta ogni giorno e questo continua fino alla primavera, quando ritorna il sole e inizia a riscaldare il suolo e la pressione inizia a scendere”, aggiunge.

Sebbene tali condizioni meteorologiche siano attese in questo periodo dell’anno, Burt afferma che “non è normale che faccia così freddo o che la pressione sia così alta”. Ci sono alcune precisazioni da fare sul record, secondo l’esperto. Il potenziale record si è verificato in un’alta valle di montagna. Poiché la pressione diminuisce con l’altitudine, sono stati necessari dei calcoli per comprendere quale fosse la lettura della pressione al livello del mare. I calcoli utilizzati per convertire la pressione registrata alla stazione meteorologica alla pressione al livello del mare sono molto sensibili ai cambiamenti di temperatura. “Non significa che la lettura non sia corretta. Tutte queste registrazioni sono esaminate dall’Organizzazione Meteorologica Mondiale prima di essere accettate come record mondiale e questo richiederà un po’ di tempo”, chiarisce Burt.

Se verrà verificato il nuovo record, non significherà che la crisi climatica non stia colpendo l’area. “È più probabile che i cambiamenti climatici portino più ad estremi caldi che ad estremi freddi, ma certamente questo non significa che gli estremi freddi non si verificheranno”, spiega Burt, aggiungendo che, nel corso degli ultimi 10-20 anni, sono state installate altre stazioni meteorologiche automatiche in zone remote della Mongolia, il che significa che ci sono più probabilità di identificare nuovi estremi freddi rispetto al passato.

Come è possibile raggiungere una pressione così elevata?

La Siberia centrorientale e la Mongolia rimangono estremamente lontane dall’influenza mitigatrice del mare, qui durante l’inverno la temperatura può abbassarsi senza ostacoli. Ma come si arriva a valori di pressione così elevati come quelli registrati in Mongolia? Lo sviluppo del cosiddetto “anticiclone russo-siberiano” poggia radici nelle prime irruzioni di aria artica che in questa regione si verificano durante i mesi autunnali. L’arrivo della neve su ampie zone della pianura siberiana favorisce il raffreddamento radiativo durante le lunghe notti dell’inverno. Durante il giorno i suoli innevati e ghiacciati, amplificano l’effetto albedo, il manto nevoso riflette i raggi del sole in alta atmosfera e la temperatura l’aria non riesce a riscaldarsi.

Le masse d’aria più gelide rimangono intrappolate negli strati più bassi dell’atmosfera, nel cuore della stagione invernale su queste terre le temperature possono diventare estremamente rigide. L’aumento della pressione atmosferica in questo caso non trova risposta nella presenza di un anticiclone di natura dinamica, cioè governato da una massa d’aria calda – ma è il risultato del peso stesso dell’aria fredda che essendo molto densa, provoca un rialzo della pressione atmosferica.

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