Sotto lo sguardo della statua di Leonardo da Vinci, il genio che ha insegnato all’umanità a osservare la natura anche con la lente della scienza e a sostegno del progresso, prende vita l’Albero del Vento di ENGIE in Piazza della Scala. Il Natale degli Alberi è il programma voluto dal Comune di Milano e organizzato in collaborazione con Fondazione Bracco e BWS, a cui ENGIE ha aderito prontamente perché all’insegna della speranza, dell’unità e della sostenibilità.
Tra gli alberi che illumineranno le piazze del capoluogo lombardo in questo Natale atipico, l’installazione esalta il connubio tra natura e innovazione. Racconta l’impegno di ENGIE nel costruire un futuro migliore attraverso le energie rinnovabili e la riduzione dell’impatto ambientale. II design dell’albero utilizza il principio generativo della natura (sequenza Fibonacci) che ne regola le proporzioni, la forma e lo sviluppo, donando armonia ed equilibrio. L’installazione Carbon Neutral si ispira alla turbina eolica che, con un moto rotatorio continuo, abbinato a luci led, riproduce la musica del vento interpretata dai grandi compositori. La struttura è realizzata completamente con travi lamellari con certificazione di sostenibilità legata alla filiera forestale.
Questa l’opera voluta da ENGIE in coerenza con la propria ambizione: accelerare la transizione verso un’economia carbon neutral. L’albero è un simbolo di speranza per una ripartenza che pone al centro la sostenibilità, vero pilastro del progresso e di una solida ripresa economica.
“Abbiamo scelto anche quest’anno di essere partner del Natale di Milano, confermando la nostra presenza in Piazza della Scala, cuore di una città ferita che, nella propria resilienza, continua a voler trovare spazio per una visione collettiva e per porre le basi di un futuro migliore. La nostra installazione diventa simbolo dell’importanza di coniugare natura e innovazione all’insegna della sostenibilità – Damien Térouanne, CEO di ENGIE Italia –. La pandemia ha ancor di più evidenziato che la sostenibilità è una scelta obbligata e urgente. Solo la combinazione di tutti gli sforzi: globali, dei singoli paesi, ma anche della città, delle aziende così come a livello residenziale assicurerà una ripresa resiliente e soprattutto sostenibile”.