Decisamente intrigante sotto l’aspetto meteo la fase che si aprirà da Natale e poi verso Capodanno, prospettandosi essa molto movimentata soprattutto all’insegna di almeno due forti perturbazioni che porterebbero intense precipitazioni nevose su diverse regioni italiane. Già abbiamo ampiamente illustrato gli scenari possibili tra Natale e Santo Stefano, quando accorrerebbe la prima irruzione di aria fredda dai quadranti settentrionali con nevicate estese su gran parte del Centro Sud Appennino e sull’Emilia-Romagna, magari inizialmente qualcosa anche al Nordest. Ma, in questa sede, vogliamo soffermarci su quanto potrebbe accadere qualche giorno dopo, ossia verso il 28/29 del mese, fase in cui potrebbe concretizzarsi soprattutto verso il Nord Italia, una seconda forte ondata di maltempo a carattere invernale. Infatti, appena passata la prima onda fredda, già dal 27/28 del mese, una seconda intensa saccatura atlantica punterebbe, questa volta, più il Mediterraneo occidentale, attivando dai settori meridionali del nostro Bacino aria molto umida e instabile in direzione soprattutto delle regioni settentrionali.
Si tratterebbe di una classica sovrapposizione di aria molto umida, instabile e più mite da Sud, peraltro associata anche a significative vorticità per un deterioramento barico apprezzabile sull’Ovest del bacino, a un substrato piuttosto freddo, quello del Nord Italia, specie Nordovest, per via delle basse temperature dei giorni precedenti. Se il prospetto barico prospettato oggi, ma in verità già da diversi giorni, dovesse mantenersi lineare, come è abbastanza probabile, tra le aree interne della Liguria, su tutto il Piemonte, su gran parte della Lombardia, sull’estremo Ovest Emilia e su tutte le Alpi e Prealpi, anche centro-orientali, tra lunedì 28 e martedì 29 dicembre, potrebbe concretizzarsi una intensa nevicata, a tratti poderosa, per consistente apporto di aria umida dai quadranti meridionali, e fino a bassa quota o in pianura.
Nell’immagine in alto abbiamo rappresentato le aree che, secondo anche l’impianto termico attuale, sarebbero interessate dalle precipitazioni nevose. Il cuscino freddo potrebbe resistere in maniera più efficace soprattutto sulle pianure piemontesi e lombarde, dove potrebbe nevicare anche intensamente. Naturalmente neve intensa su tutte le colline e i rilievi dei settori nord-occidentali, alpini e prealpini. Locali nevicate in media alta collina sull’Appennino tosco-emiliano e neve anche sull’Appennino centrale, soprattutto abruzzese, ma qui a quote via via più alte e oltre 1000 m, per un progressivo aumento termico. Soprattutto verso martedì, maltempo forte Toscana, sulla Sardegna e piogge diffuse sul Lazio, irregolari fino alla Campania. Altrove tempo migliore. Naturalmente si tratta di una tendenza che, data la distanza temporale ancora abbastanza ampia, andrà confermata nei prossimi aggiornamenti.
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