Mentre si avvicina il V-Day anche in Italia (27 dicembre) il commissario per l’emergenza Domenico Arcuri assicura che sarà possibile raggiungere l’obiettivo di 42 milioni di vaccinati in Italia entro fine estate, la soglia individuata per l’immunità di gregge: “Abbiamo già la discreta certezza di 38 milioni” di dosi di vaccino “per i primi tre trimestri: prima e dose e richiamo per 20 milioni di italiani“, grazie alle dosi di Pfizer e Moderna, ha spiegato Arcuri in un’intervista al Fatto Quotidiano. Inoltre “l’Ue sta negoziando altre 13,5 milioni di dosi di Pfizer e e 10,8 di Moderna“, cui poi si aggiungeranno le dosi degli altri vaccini che saranno approvati.
Il commissario garantisce: “Il vaccino non è un bene scarso. Abbiamo un piano approvato dal Parlamento” e tutti potranno vaccinarsi “senza ansia, senza corsie preferenziali, senza un ‘mercato dei vaccini’. Quando avremo dosi sufficienti, speriamo tra il secondo e il terzo trimestre, tutti potranno facilmente vaccinarsi. La promessa solenne è: non lasceremo una sola dose di vaccino nei nostri depositi“.
Arcuri ha spiegato che “il 98% dei siti regionali è dotato di cella frigorifera o lo sarà nei primi giorni del 2021. Al restante 2% le stiamo comprando noi“. Il commissario quindi scandisce il timing: “All’Italia toccheranno 202 milioni di dosi, il 13,4% della Ue. Subito da Pfizer ne avremo 27 milioni: 8,8 il primo trimestre, 8,1 il secondo, 10,1 nel terzo. E la Ue sta negoziando con l’azienda per farcene avere altre 13,8 milioni. Se il 6 gennaio l’Ema approverà il vaccino di Moderna noi siamo pronti per riceverne altre 10,8 milioni: 1,4 il primo trimestre, 4,7 nel secondo e altrettanto nel terzo. E la Ue sta negoziando però ce ne arrivino altri 10,8 milioni. E confido che in tempi non troppo più lunghi arriveranno anche le 40 milioni di dosi di Astrazeneca“.