Il 14 dicembre, gli Stati Uniti hanno iniziato la somministrazione del vaccino contro SARS-CoV-2 sviluppato da Pfizer e BioNTech. La sperimentazione del vaccino ha coinvolto oltre 40 mila persone negli Usa. Molti partecipanti sono stati colpiti da effetti collaterali ma nessuno in modo serio.
È notizia delle ultime ore, secondo quanto riferiscono al New York Times tre persone ben informate, quella di una “seria reazione allergica” in un’operatrice sanitaria in Alaska dopo la somministrazione del siero. Lindy Jones, direttore medico del dipartimento per le emergenze, ha riferito che la reazione è diminuita rapidamente dopo che la paziente e’ stata trattata con epinefrina (adrenalina). “Ora sta bene“, ha aggiunto. La donna, di mezza età, si trova ancora ricoverata sotto osservazione e il suo caso sarebbe simile alle reazioni anafilattiche subite la settimana scorsa da due operatori sanitari britannici che avevano ricevuto lo stesso siero.
La persona ricoverata in Alaska non ha una storia clinica di allergia ai farmaci ma non e’ noto se soffrisse di altre allergie, come i suoi due colleghi britannici, che si sono al momento ripresi. I dirigenti governativi si sono affrettati a saperne di piu’ alla vigilia della riunione degli esperti della Food and Drug administration (Fda) che domani dovra’ decidere se dare disco verde al vaccino di Moderna.