Fabrizio Pregliasco, che il 27 dicembre sarà tra gli operatori sanitari protagonisti del V-day e verrà vaccinato contro SARS-CoV-2, ha chiarito che “la variante inglese di Covid-19 non è un missile che cambia le cose, e le informazioni attuali ci fanno ritenere che il vaccino sia efficace“. All’Adnkronos Salute il virologo dell’Università degli Studi di Milano ha spiegato inoltre che, “quanto alla variante, alcuni test andranno messi a punto e validati, per confermare la capacità di diagnosticare l’infezione. Ma non ritengo sia opportuno suscitare eccessivi allarmi e non sono particolarmente preoccupato per la variante britannica“, ha assicurato
Con la variante inglese è più facile che si infettino i giovani? “Questo favorirebbe la diffusione del coronavirus: è un po’ come se Sars-Cov-2 avesse messo il turbo“, ha dichiarato all’Adnkronos Salute il virologo. “La notizia della mutazione deve incentivarci e spingerci a fare in fretta a vaccinarci“.
“Mi vaccinerò anche io nel V-day del 27 dicembre: l’appuntamento è al Niguarda di Milano, e poi seguirà anche una sessione nel pomeriggio al Pio Albergo Trivulzio. Devo dire che sono emozionato e felice: è importante essere testimoni diretti dell’utilità della vaccinazione. E io ci credo profondamente: è l’unico modo per uscire dal tunnel di Covid e mettere fine a questi continui lockdown,” ha proseguito Pregliasco. “Preoccupa la quota di scettici, che sta emergendo, e che è piuttosto elevata. Proprio a loro voglio dire di superare il dubbio: i rischi sono piccolissimi, anzi irrisori, come per qualsiasi vaccino. Ma i benefici saranno immensi. Non sono invece preoccupato per la mutazione ‘inglese’: non è un missile che cambia le cose, e anzi le evidenze attuali ci fanno ritenere che i vaccini saranno efficaci anche contro questa mutazione“.