«Non abbiamo alternative alla sostenibilità. Non dobbiamo avere paura del cambiamento, è tempo di agire. Oggi siamo qui per dare un contributo molto concreto ed efficace» per «esplorare come ripensare i sistemi alimentari, in base alle necessità umane e ai limiti del Pianeta, e renderli più resilienti, più inclusivi e più sostenibili». Con queste parole Guido Barilla, Presidente di Barilla Gruppo e della Fondazione Barilla, aprirà il Forum “Resetting the Food System from Farm to Fork – Setting the Stage for UN 2021 FOOD Systems Summit”, promosso da Fondazione Barilla e Food Tank.
I sistemi alimentari che portano il cibo dai campi alle tavole di tutto il mondo hanno ottenuto successi importantissimi. Nel 2020 si stima che, nonostante la pandemia, 4,5-5 miliardi di persone abbiano avuto accesso a diete sane. Ma questo non è ancora sufficiente, perché la situazione attuale sta aggravando le cose, portando le persone esposte a insicurezza alimentare dai 135 milioni del 2019 ai 265 stimati nel 2020[1]. Gli stessi sistemi alimentari sono anche alla base di molti dei maggiori problemi ambientali e di salute che l’umanità sta affrontando (ogni anno 11 milioni di persone al mondo muoiono per le conseguenze di una cattiva alimentazione, e oltre un miliardo sono in sovrappeso[2]). Con impatti anche economici: i costi “nascosti” per l’ambiente, la salute e la povertà stimati in quasi 12 trilioni di dollari all’anno[3]. I sistemi alimentari vanno quindi trasformati nel segno della sostenibilità, per raggiungere i 17 Obiettivi di Sviluppo Sostenibile (SDG) promossi dall’ONU per il 2030 e quelli dell’Accordo di Parigi sul clima.
Accelerare questa trasformazione, incoraggiando un pensiero olistico che superi quello a compartimenti stagni tuttora frequente, promuovendo la ricerca di soluzioni concrete, è lo scopo del Forum, in scena oggi a partire dalle 14.00. Oltre 30 esperti, impegnati a trasformare i sistemi alimentari in ogni parte del mondo, si confronteranno a tutto campo su temi che spaziano, fra gli altri, dal ruolo fondamentale di giovani e donne in agricoltura alle nuove tecnologie, dal futuro delle aziende agroalimentari all’importanza del cibo nella prevenzione della salute. L’appuntamento lancerà – in vista del Food Systems Summit delle Nazioni Unite, in programma nel 2021 – tre raccomandazioni chiave:
- Condividere un obiettivo comune che consenta a tutti gli stakeholder di elaborare proposte per sistemi alimentari più sani, inclusivi, sostenibili e resilienti. Queste proposte possono guidare azioni concrete ed efficaci verso gli obiettivi dell’Agenda 2030 per lo Sviluppo Sostenibile e modificare la narrazione della trasformazione dei sistemi alimentari.
- Coinvolgere e mobilitare tutti gli attori a lavorare insieme in un percorso di condivisione di conoscenze, esperienze e buone pratiche, garantendo la massima inclusione
- Aumentare la consapevolezza dei cittadini per aiutarli a fare scelte alimentari più sostenibili come consumatori, per generare il cambiamento.
RIVOLUZIONE DEI SISTEMI ALIMENTARI: E’ IL MOMENTO DI AGIRE
La crisi della pandemia ci ha mostrato quanto siamo interconnessi, non solo l’uno con l’altro ma con il Pianeta stesso, ed è l’esempio più recente delle crescenti pressioni e aspettative poste sul sistema alimentare mondiale. «La situazione attuale mi ha insegnato che nessuno vince da solo» dichiarerà Guido Barilla. Bisogna quindi costruire nuove, forti alleanze: tra le generazioni, tra i vari attori della filiera agroalimentare, tra paesi ricchi e poveri, tra società civile e settore privato. «Abbiamo 10 anni per raggiungere gli obiettivi dell’Agenda 2030. Dal mio punto di vista, 10 anni sono abbastanza per generare una rivoluzione, e i prossimi 5 anni saranno cruciali». Ma «dobbiamo cambiare le nostre narrazioni, che finora si sono concentrate solo sui problemi. Bisogna quindi far crescere un movimento positivo per accelerare, rafforzare, raffinare e progettare un futuro più sostenibile».
«Dobbiamo fare scelte radicali e oggi siamo qui per costruire un programma di vere trasformazioni, per un futuro equo e sostenibile, e contribuire con le nostre idee e raccomandazioni al 2021 UN Food Systems Summit». Un compito non facile, ma da affrontare con fiducia: «non ho paura dei cambiamenti che dovremo fare. Il futuro del cibo è nelle nostre mani: facciamolo crescere.» concluderà Guido Barilla.
“Gli attuali sistemi alimentari sono responsabili, dal campo alla tavola, fino al 37% delle emissioni totali di gas a effetto serra[4], le nostre scelte alimentari sono importanti non solo per la salute e l’uguaglianza sociale, ma anche per il loro impatto sul clima e sulla biodiversità. La nostra sfida è trasformare i sistemi alimentari in modo che le persone non vivano più situazioni di insicurezza alimentare e possano permettersi una dieta sana, garantendo allo stesso tempo la sostenibilità ambientale”, spiega Danielle Nierenberg, Presidente di Food Tank.
L’APPELLO ALL’ONU
L’evento nasce da una premessa sostanziale, ovvero che i sistemi alimentari dominano ogni aspetto della nostra vita e collegano ognuno di noi: famiglie, comunità, nazioni. Quando i sistemi alimentari sono compromessi, salute, istruzione, economia, ambiente, pace e sicurezza sono tutti minacciati. L’evento servirà a fare luce sulla necessità urgente di: riconoscere e valorizzare il ruolo fondamentale dei produttori, favorire l’innovazione e la tecnologia, in modo appropriato a seconda delle diverse comunità e culture, e utilizzarle come strumenti critici per accelerare la transizione dei sistemi alimentari, garantire a tutte le persone del mondo accesso a cibo di qualità, sicuro e nutriente; ripensare le strategie delle aziende alimentari in logica sostenibile; insegnare una nuova cultura del cibo grazie agli chef e a tutto il sistema della ristorazione.
Questi sono alcuni dei messaggi che emergeranno dal dibattito, mentre nel panel conclusivo dell’evento, i direttori delle maggiori agenzie ONU si confronteranno sulle sfide che il sistema alimentare deve affrontare in una logica collaborativa, inclusiva e sostenibile. Parteciperanno David Beasley, Direttore Esecutivo dello U.N. World Food Programme (WFP); Gilbert Houngbo, Presidente dello International Fund for Agricultural Development (IFAD); Máximo Torero, Capo Economista alla U.N. Food and Agriculture Organization (FAO); e Satya Tripathi, Segretario generale Aggiunto allo U.N. Environment Programme (UNEP). Chiuderà il Forum un keynote di Agnes Kalibata, Inviata Speciale del Segretario Generale ONU per lo U.N. Food Systems Summit del 2021, atteso come un evento globale per accelerare la consapevolezza delle persone sull’Agenda 2030 e sulle soluzioni per la transizione dei sistemi alimentari.
[1] https://www.wfp.org/news/covid-19-will-double-number-people-facing-food-crises-unless-swift-action-taken
[2] https://www.thelancet.com/article/S0140-6736(19)30041-8/fulltext
[3] https://www.foodandlandusecoalition.org/wp-content/uploads/2019/09/FOLU-GrowingBetter-GlobalReport-ExecutiveSummary.pdf
[4] Arneth, A. et al. Climate Change and Land: an IPCC special report on climate change, desertification, land degradation, sustainable land management, food security, and greenhouse gas fluxes in terrestrial ecosystems Ch.1 (IPCC, Geneva, 2019).