La sonda cinese Chang’e-5 e’ atterrata con successo sulla Luna, nel lato piu’ vicino alla Terra del nostro satellite. Lo riferisce l’ente spaziale cinese, la China National Space Administration. Lanciata settimana scorsa dalla base di Wenchang, sull’isola di Hainan, Chang’e-5 dovrebbe riportare sulla Terra campioni di suolo lunare per lo studio scientifico. E’ la prima missione di questo tipo compiuta da una sonda lunare in oltre quaranta anni: renderebbe la Cina il terzo Paese al mondo, dopo Usa e Russia, ad avere materiale del pianeta terrestre da studiare. L’ultima missione del genere risale al 1976 e fu la sovietica Luna 24.
L’allunaggio e’ avvenuto nell’area di Mons Rumker dell’enorme pianura vulcanica Oceanus Procellarum, nota come “Oceano delle Tempeste”, ha riferito l’agenzia spaziale cinese. L’arrivo sulla superficie lunare e’ avvenuto a pochi giorni di distanza dal lancio della sonda robotica da parte della Cina, partita all’alba del 24 novembre dalla provincia di Hainan. L’allunaggio e’ il terzo riuscito della Cina sul satellite della Terra, dopo il primo effettuato dalla sonda Chang’e-3 il 14 dicembre 2013 e quello sul lato nascosto della Luna completato dalla sonda Chang’e-4 il 2 gennaio 2019. La missione senza equipaggio ha preso il nome Chang’e della mitica dea cinese della Luna.
Il compito principale della missione è perforare 2 metri sotto la superficie della luna e raccogliere circa 2 chilogrammi di rocce e altri detriti da riportare sulla Terra, secondo la NASA. Ciò offrirebbe la prima opportunità per gli scienziati di studiare il materiale lunare, dopo le missioni americana e russa degli anni ’60 e ’70. Il lander scaverà i materiali con il trapano e il braccio robotico e li trasferirà a quello che viene chiamato ‘ascender’, un sistema di lancio che decollerà dalla Luna e attraccherà con la “capsula di servizio”. I materiali verranno quindi spostati nella capsula di ritorno per il viaggio di ritorno sulla Terra.
La complessità tecnica di Chang’e 5 lo rende “notevole da molti punti di vista“, ha affermato Joan Johnson-Freese, esperta di Spazio presso l’US Naval War College. “La Cina si sta dimostrando in grado di sviluppare e portare a termine con successo programmi ad alta tecnologia, importanti per l’influenza regionale e potenziali partnership globali”, ha affermato. In particolare, la capacità di raccogliere campioni dallo spazio sta crescendo di valore, ha affermato Jonathan McDowell, astronomo dell’Harvard-Smithsonian Center for Astrophysics. Sebbene la missione sia “davvero impegnativa“, McDowell ha affermato che la Cina è già atterrata due volte sulla Luna con le sue missioni Chang’e 3 e Chang’e 4, e ha dimostrato con una missione di prova Chang’e 5 del 2014 che può tornare indietro sulla Terra.
In caso di successo, sarebbe un grande progresso per il programma spaziale cinese e alcuni esperti affermano che potrebbe aprire la strada al ritorno di campioni da Marte o persino a una missione lunare con equipaggio.