Nel Luglio 2017 un iceberg grande due volte il Lussemburgo, si è staccato dalla piattaforma di ghiaccio Larsen C, in Antartide: ora 3 anni dopo, A68A è alla deriva, trascinato dalla corrente, a migliaia di km dal suo luogo d’origine, e potrebbe impattare contro la terra ferma entro dicembre, rischiando di distruggere il ricco ecosistema intorno alla Georgia del Sud.
Di seguito le principali tappe della storia dell’iceberg A68A, a cui ha dedicato un l’approfondimento l’Agenzia Spaziale Europea:
9 Febbraio: Copernicus Sentinel-3 mostra la posizione di A-68A. L’iceberg assume il suo nome dopo avere perso due “pezzi” di ghiaccio, A-68B e A-68C.
5 Luglio: Copernicus Sentinel-1 cattura l’iceberg A-68A in mare aperto, nei pressi delle Isole Orcadi Meridionali, nell’Oceano Atlantico Meridionale, a circa 1050 km dal luogo d’origine.
26 Novembre: nuove immagini, catturate dalla missione Copernicus Sentinel-1, mostrano l’iceberg A-68A mentre ruota e va alla deriva in direzione ovest.
1 Dicembre: gli occhi dei satelliti rimangono puntati su A-68A per seguire il suo viaggio nell’Oceano Atlantico Meridionale. L’immagine mostra il movimento di A-68A negli ultimi 15 giorni, grazie ai dati raccolti dalle missioni Copernicus Sentinel-1 e Sentinel-3.
11 Decembre: il gigantesco iceberg A-68A potrebbe raggiungere la terra ferma entro dicembre, avvicinandosi sempre più alla Georgia del Sud. Se dovesse continuare a seguire l’attuale rotta, potrebbe impattare contro il fondale, minacciando il ricco ecosistema dell’area.
Missione urgente verso l’iceberg più grande del mondo: punta la Georgia del Sud e rischia di distruggerne il ricco ecosistema
Gli scienziati del British Antarctic Survey si stanno preparando per una missione urgente: l’obiettivo è proprio A-68A l’iceberg più grande del mondo, in rotta di collisione con la Georgia del Sud, un territorio britannico d’oltremare nell’Oceano Atlantico meridionale.
L’iceberg A-68A rischia di distruggere il ricco ecosistema intorno alla Georgia del Sud, raffreddando l’acqua e devastando il fondale marino, rifugio di molluschi, crostacei, spugne e altre forme di vita.
I ricercatori raggiungeranno le Falkland, verranno posti in quarantena nell’ambito delle misure anti-Covid, e successivamente si imbarcheranno in un viaggio di 3 giorni verso l’iceberg a bordo della nave da ricerca RRS James Cook.