“Non è detto che ci sarà una terza ondata di Covid: conviveremo con il virus e la diffusione dipenderà da noi”

"È chiaro che se riusciremo a mantenere i comportamenti appropriati e a far in modo che la curva dei contagi decresca, nell'arco di qualche settimana potremo avere una situazione un po' migliorata"
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La terza ondata non è un destino ineluttabile. Dipende da noi, non è detto che arrivi. Dovremo convivere ancora con il virus, ma ora dobbiamo resistere: il nostro comportamento singolo e collettivo determina la circolazione del virus“. E’ quanto sostiene il presidente dell’Istituto superiore di Sanità, Silvio Brusaferro, in una intervista al ‘Il Mattino’. In merito ai 21 indicatori, per individuare le aree del Paese a rischio, che in molti chiedono siano ridotti e semplificati drasticamente “oggi ci sono quelli e sono efficaci, poi tutto è migliorabile, però al momento funzionano” e dunque, Brusaferro non lo dice esplicitamente, ma per ora non si toccano. Il presidente del Consiglio e il ministro della Salute oggi presenteranno al Parlamento le linee guida per i vaccini e quindi avremo i dettagli, ma ci può dire qualche elemento importante? “Intanto lasciamo che il ministro presenti il Piano in Parlamento – avverte il presidente dell’Iss -. Però ci sono vari elementi che non dobbiamo dare per scontati e che ci tranquillizzano. Il primo è che il nostro Paese ha un piano e un’organizzazione in grado di affrontare una vaccinazione di massa in un tempo ridotto ed è un evento unico in anni recenti. E poi la disponibilità non di un solo vaccino, ma di più vaccini sicuri. Man mano che le agenzie regolatorie autorizzeranno, tutti i paesi si organizzeranno, il nostro ha già accordi con diverse case produttrici”.

Trattandosi di una pandemia, c’è l’impegno scientifico ed economico di tutto il mondo, le agenzie regolatorie sono collegate tra loro e gli standard di sicurezza sono gli stessi ovunque – precisa – Quindi quelli che saranno approvati, non solo in Europa e negli Stati Uniti, saranno sicuri ed efficaci”. Domani sarà firmato il nuovo Dpcm con le nuove indicazioni del Governo per le prossime settimane, Natale incluso.

Stiamo monitorando i dati con grande attenzione – osserva Brusaferro –. È chiaro che se riusciremo a mantenere i comportamenti appropriati e a far in modo che la curva dei contagi decresca, nell’arco di qualche settimana potremo avere una situazione un po’ migliorata. Dobbiamo portare tutto il Paese a livello di Rt, e quindi di contagio, sotto all’uno. Se rispettiamo le raccomandazioni oggi in essere, è un traguardo che possiamo raggiungere. Ci vuole pazienza e impegno. La situazione oggi ci vede in miglioramento, ma l’incidenza è molto elevata. Ora non si può mollare, le modalità di trasmissione sono sempre la stessa e quando non seguiamo le raccomandazioni, la circolazione del virus riprende ad aumentare. La curva degli ultimi giorni è in diminuzione, ma non basta. Dobbiamo scendere ancora di più, i nuovi casi sono ancora tanti e vanno ridotti. Questo non ci può far stare rilassati. L’attenzione di ognuno di noi deve rimanere elevata,così come le misure che sono utili a evitare assembramenti e situazioni di contagio“.

Con grande sforzo da parte di tutti stiamo vedendo un miglioramento, ma c’è molta strada da percorrere per arrivare a un livello della curva dei casi che consenta un tracciamento sistematico dei casi. Quindi ripeto, dobbiamo stare attenti. Se non manterremo le regole, sappiamo che ricomincerà la trasmissione e i contagi”, avverte. Lei dice sempre che non ha la palla di vetro, ma la terza ondata arriverà, lei se l’aspetta? “La terza ondata non è detto che arrivi, dipende da noi. Non la darei per scontata – risponde Brusaferro -. È molto importante la consapevolezza del ruolo che ha ogni cittadino. Possiamo fare delle attività, anche aumentare le cose che si possono fare, ma le regole di prevenzione vanno mantenute. Non è un destino ineluttabile, arriverà se favoriremo la circolazione del virus. Nei prossimi mesi dovremo convivere con l’infezione, sapendo che avremo a disposizione sempre più vaccini disponibili. Oggi però – conclude – dobbiamo contenere la diffusione del virus. questo significa che la capacità di contenerla dipende da noi e dal rispetto delle regole che tutti conosciamo. Più vengono violate e più sarà grave la situazione”.

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