Stop ai vaccini anti Covid per chi ha reazioni allergiche: e dov’è la novità? Tanto rumore per nulla

Il vaccino anti Covid causa reazioni in soggetti allergici, ma un lettore neanche troppo attento dovrebbe chiedersi: e dove sta la novità?
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Solo ieri tutto il mondo ha pubblicato la foto della prima donna che si è vaccinata contro il Covid e già oggi l’allarmismo superfluo e inutile ha iniziato a prendere piede sui giornali di mezza Italia, e non solo. Come se non bastasse già la disinformazione dei no-vax. E’ il tipico gridare “al lupo! al lupo!” senza alcuno motivo concreto. Ecco cosa è accaduto: oggi in Gran Bretagna l’autorità nazionale di controllo sui farmaci (Mhra) ha raccomandato di non sottoporre a vaccinazione anti Covid chi abbia alle spalle una storia di “significative” reazioni allergiche. L’indicazione pare sia arrivata dopo che due delle centinaia di persone a cui è stato somministrato il vaccino Pfizer/Biontech nel Regno Unito, il primo Paese ad aver dato il via ieri alla distribuzione pubblica, dopo il via libera dato nei giorni scorsi dalla stessa Mhra, hanno avuto reazioni allergiche.

Si tratta di due operatori del Servizio sanitario nazionale britannico (Nhs), che sono stati tra i primi a ricevere il vaccino ieri, e che hanno subito reazioni allergiche, necessitando di cure. Il direttore medico dell’Nhs, Stephen Powis, ha spiegato che entrambi, che avevano un passato di allergie, si stanno riprendendo bene. L’Agenzia britannica per i farmaci (Mhra), l’ente regolatore indipendente che la scorsa settimana è diventato il primo al mondo ad autorizzare il vaccino, ha ora suggerito che “le persone con un passato di reazioni allergiche significative non dovrebbero riceverlo” come precauzione.

La notizia è rimbalzata su centinaia di prime pagine, ma un lettore neanche troppo attento dovrebbe chiedersi: e dove sta la novità? Anzi, dove sta la notizia? Accade così da sempre per ogni vaccino. “E’ possibile ed era prevedibile, rientra in quegli eventi avversi, non gravi, che ogni vaccino ha. A volte ci può essere, per esempio, un arrossamento nel punto di inoculo, nel deltoide”, ha spiegato a Rai Radio1, ospite di Un Giorno da Pecora, il virologo Fabrizio Pregliasco. Secondo le autorità inglesi, chi ha allergie di lunga data in questo momento è meglio non si vaccini. “Credo sia un aspetto precauzionale”. Anche in Italia potrebbe avvenire la stessa cosa? “Diciamo che è una delle controindicazioni alla vaccinazione”. A quali tipo di allergie si fa riferimento? “A componenti che non è facile circoscrivere, diciamo a reazioni allergiche a precedenti vaccini. Ma è difficile dirlo, dovremo vedere cosa dirà il bugiardino del vaccino”. Quindi le notizie di oggi non l’hanno preoccupata. “No, assolutamente, rientrano nella norma”.

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