Approvato il decreto ponte, ecco cosa prevede: dal 7 al 15 gennaio vietati gli spostamenti tra regioni, sabato 9 e domenica 10 Italia arancione

Approvato in tarda serata dal Consiglio dei Ministri il decreto ponte sulle nuove misure: tutti i dettagli
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Il decreto ponte sulle nuove misure contro la pandemia da Coronavirus è stato approvato in tarda serata dal Consiglio dei Ministri.
Il provvedimento avallato dal CdM “prevede per il periodo compreso tra il 7 e il 15 gennaio 2021, il divieto, su tutto il territorio nazionale, di spostarsi tra regioni o province autonome diverse, tranne che per comprovate esigenze lavorative, situazioni di necessità o motivi di salute“: è quanto si legge in una nota di Palazzo Chigi.
È comunque consentito, si spiega, “il rientro alla propria residenza, domicilio o abitazione, con esclusione degli spostamenti verso le seconde case ubicate in altra regione o provincia autonoma“.
Il decreto inoltre “conferma sino al 15 gennaio, nei territori inseriti nella cosiddetta ‘zona rossa’, la possibilità, già prevista dal decreto-legge 18 dicembre 2020, n. 172, di spostarsi, una sola volta al giorno, in un massimo di due persone, verso una sola abitazione privata della propria regione. Alla persona o alle due persone che si spostano potranno accompagnarsi i figli minori di 14 anni (o altri minori di 14 anni sui quali le stesse persone esercitino la potestà genitoriale) e le persone disabili o non autosufficienti che con queste persone convivono“.
Il decreto approvato dal CdM prevede, “nei giorni 9 e 10 gennaio 2021, l’applicazione, su tutto il territorio nazionale, delle misure previste per la cosiddetta ‘zona arancione’ (articolo 2 del decreto del Presidente del Consiglio dei ministri 3 dicembre 2020). Saranno comunque consentiti, negli stessi giorni, gli spostamenti dai Comuni con popolazione fino a 5.000 abitanti, entro 30 chilometri dai relativi confini, con esclusione degli spostamenti verso i capoluoghi di provincia“.
Il provvedimento, inoltre, “interviene sull’organizzazione dell’attività didattica nelle istituzioni scolastiche secondarie di secondo grado, con la previsione della ripresa dell’attività in presenza, per il 50 per cento degli studenti, a partire dal prossimo 11 gennaio“.
Il nuovo decreto approvato in Consiglio dei Ministri rivede infine “i criteri per l’individuazione degli scenari di rischio sulla base dei quali saranno applicate le misure previste per le zone arancioni e rosse“.

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