“Secondo l’Unicef, si stima che 371.504 bambini nasceranno nel mondo il primo giorno dell’anno. Questo numero include circa 1.163 bambini che nasceranno in Italia”: lo ha dichiarato Carmela Pace, presidente dell’Unicef Italia. Girando il calendario al 2021, l’Unicef festeggia le nuove vite che vengono portate al mondo il 1° gennaio.
Le Fiji nel Pacifico hanno accolto il primo bambino del 2021, gli Stati Uniti l’ultimo. A livello globale, si stima che oltre la metà di queste nascite avverrà in 10 Paesi: India (59.995), Cina (35.615), Nigeria (21.439), Pakistan (14.161), Indonesia (12.336), Etiopia (12.006), Stati Uniti (10.312), Egitto (9.455), Bangladesh (9.236) e Repubblica Democratica del Congo (8.640). In totale, si stima che nel 2021 nasceranno 140 milioni di bambini. La loro aspettativa di vita media dovrebbe essere di 84 anni.
“I bambini nati oggi entrano in un mondo molto diverso da quello persino di un anno fa, e un nuovo anno porta con sé una nuova opportunità per re-immaginarlo”, ha dichiarato il Direttore Generale dell’Unicef, Henrietta Fore. “I bambini nati oggi erediteranno il mondo che cominciamo a costruire oggi per loro. Facciamo in modo che il 2021 sia l’anno in cui iniziamo a costruire un mondo più giusto, più sicuro e più sano per i bambini“. “Tra i 1.163 nati oggi nel nostro Paese, diversi bambini nasceranno negli Ospedali riconosciuti dall’Unicef e dall’Oms ‘Amici dei bambini’; soltanto nel 2019, sono nati in questi Ospedali 33.471 bambini, il 7,7% di tutti i nati in Italia. Questi neonati e le loro madri hanno beneficiato dei migliori standard di assistenza in materia di parto e allattamento”, ha ricordato Carmela Pace, presidente dell’Unicef Italia.
Negli anni in cui è nato l’Unicef, i nomi più popolari dati ai bambini in alcuni Paesi sono stati: in Australia, John per i nomi maschili e Margaret per quelli femminili; in Cina, Ming e Shulan; in Francia, Jean e Marie; in Germania, Hans e Renate; in Israele, Moshe ed Esther; in Giappone, Masaru e Kazuko; in Russia, Ivan e Maria; in Spagna, Jose e María Carmen; in Regno Unito, John e Margaret; negli USA, James e Mary.